-
Blog
18 Ottobre 2024
Pubblicato il Decreto per la Piattaforma Digitale delle Aree Idonee
Sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è stato pubblicato il Decreto 320/2024 che disciplina e regola le modalità di funzionamento della Piattaforma Digitale delle Aree Idonee (PAI), di cui all’art. 21 del D. Lgs. 8 novembre 2021, numero 199. Il provvedimento, registrato dalla Corte dei Conti, è entrato in vigore il 16 ottobre.
La Piattaforma Digitale delle Aree Idonee è uno strumento sviluppato dal MASE per facilitare l’individuazione e la gestione delle superfici ritenute idonee per l’installazione di impianti di energie rinnovabili.
La Piattaforma risponde all’obiettivo di semplificare l’espansione delle energie rinnovabili, allineando così l’Italia agli obiettivi di sostenibilità energetica e transizione ecologica. Questo sistema è stato progettato per integrare e coordinare i dati territoriali, rendendo più efficiente il processo decisionale sia per le Regioni che per le Province Autonome.
La Piattaforma, che sarà realizzata e gestita dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE), è progettata per fornire una gamma completa di funzionalità alle Amministrazioni, supportando le attività di pianificazione e monitoraggio del territorio. Le sue funzionalità principali, così come elencate all’articolo 2 del decreto, includono:
- La caratterizzazione e la quantificazione del territorio sia per le infrastrutture già realizzate e presenti che per quelle autorizzate e in corso di autorizzazione;
- La stima del potenziale installabile e della classificazione delle superfici e delle aree;
- Lo scambio e l’integrazione dei dati con le altre Pubbliche Amministrazioni e gli altri enti che detengono le informazioni necessarie per consentire la caratterizzazione del territorio;
- L’interoperabilità con la Piattaforma unica digitale per impianti a fonti rinnovabili (art. 19 D. Lgs. 199/2021), nonché con gli altri strumenti informatici operanti in ambito nazionale, regionale, provinciale o comunale;
- Il monitoraggio e l’aggiornamento costante dei dati, al fine di assicurare informazioni sempre aggiornate e dettagliate.
Con riferimento all’utilizzo dei dati, il Decreto, così come indicato all’art. 2, comma 2, prevede anche la possibilità di rendere accessibili al pubblico una serie di dati in una apposita sezione della Piattaforma. Entro sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto, infatti, il Ministero approverà, su proposta del GSE, l’elenco dei dati e delle informazioni da pubblicare.
Tale sezione consentirà ai cittadini di visualizzare una selezione dei dati territoriali, rendendo più trasparente il processo di sviluppo delle infrastrutture energetiche e facilitando la partecipazione della comunità alla transizione energetica.
Il Decreto assegna anche un ruolo centrale a diverse istituzioni e Ministeri che dovranno collaborare fornendo dati specifici. Il comma 2 dell’articolo 3 prevede, infatti, che “ai fini dell’ulteriore implementazione e del costante aggiornamento della Piattaforma Aree Idonee”, siano forniti al GSE almeno i seguenti dati e informazioni: informazioni sui vincoli paesaggistici e culturali da parte del Ministero della Cultura e dati relativi all’occupazione del suolo agricolo da parte del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Anche le infrastrutture esistenti, come autostrade, ferrovie, aeroporti, aree militari e beni demaniali sono incluse grazie ai dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dal Ministero della Difesa, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero della Giustizia.
TERNA dovrà fornire l’anagrafica e la localizzazione di tutti gli impianti alimentati a fonti rinnovabili, anche in fase di realizzazione, mentre altri gestori e operatori di rete per gas ed energia trasmetteranno i dati relativi alla localizzazione della relativa rete di distribuzione.
La Piattaforma dovrà essere resa disponibile entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del Decreto e il GSE dovrà garantire l’accessibilità e l’aggiornamento almeno dei dati e delle informazioni nella propria disponibilità e in quella delle società del gruppo GSE.
La copertura degli oneri sostenuti per le attività di implementazione e gestione operativa della Piattaforma sarà finanziata tramite il fondo di cui all’articolo 32 del Decreto Legislativo 28 del 2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE).
Il “Decreto PAI” rappresenta un passo cruciale verso una gestione più coordinata ed efficiente del territorio per l’energia rinnovabile, consolidando le basi per un sistema energetico nazionale più sostenibile e innovativo.
Ti è piaciuto questo articolo?