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21 Giugno 2024

Il Consiglio dell’UE pubblica le proprie determinazioni circa la relazione speciale della Corte dei Conti

Il Consiglio dell’UE pubblica le proprie determinazioni circa la relazione speciale della Corte dei Conti

Lo scorso dicembre, la Corte dei Conti dell’Unione Europea ha pubblicato una relazione speciale (28/2023) all’interno della quale veniva compiutamente descritto lo stato di salute del mondo degli appalti all’interno del territorio dell’Unione.

In particolare, la Corte si è concentrata sull’effettivo incremento di un mercato competitivo, obiettivo che si erano prefissate le Direttive n. 23, 24 e 25 del 2014.

Il Consiglio dell’Unione Europea, a pochi giorni dal voto per il Parlamento, si è riunito sotto la composizione “Competitiveness Council” ed ha espresso all’unanimità una propria Determinazione, denominata Migliorare la concorrenza leale ed efficace per i contratti di appalto pubblico dell’UE per opere, beni e servizi, circa la Relazione speciale diffusa dalla Corte lo scorso dicembre.

La suddetta Determinazione contiene il parere favorevole del Consiglio, il quale ha accolto positivamente i dati e l’analisi della Corte, dalla quale emergeva una chiara necessità di un cambio di marcia per aumentare la competitività all’interno del mercato comunitario del settore degli appalti.

Di particolare interesse è la considerazione del Consiglio sulla raccolta dati: infatti il possesso di dati ed informazioni, come quelle fornite dalla Corte, dovrebbero essere maggiormente sistematici e standardizzati all’interno del territorio europeo. La loro raccolta, infatti, favorirebbe una maggiore chiarezza e trasparenza circa l’operato delle principali Stazioni Appaltanti europee ed allo stesso tempo permetterebbe alle istituzioni, sia nazionali che sovranazionali, di attuare i giusti correttivi nel caso in cui ci fossero delle distorsioni nel mercato.

Il Consiglio continua la propria disamina inserendo all’interno della Determinazione una proposta di revisione dell’attuale normativa europea sul tema.

Secondo il Consiglio, infatti, appare essenziale la creazione di un Piano Strategico di largo respiro, in grado di coinvolgere tutti gli operatori, siano esse imprese o le stesse Stazioni Appaltanti, al fine di creare un nuovo sistema maggiormente basato sulla professionalità degli attori del settore e che conseguentemente possa portare un contributo essenziale al rafforzamento della libera concorrenza, all’efficacia delle procedure ed a un maggiore coinvolgimento delle piccole e medie imprese.

Tale visione è stata ulteriormente rafforzata dal parere espresso dallo stesso Presidente del Consiglio, Pierre-Yves Dermagne, il quale ha evidenziato come il settore degli appalti pubblici rappresenti circa il 14% del PIL dell’Unione Europea, con una spesa annua vicina ai 2 trilioni di euro.

Di conseguenza, è necessario massimizzare il più possibile ogni singolo investimento al fine del raggiungimento degli obiettivi dell’Unione, non solo nell’ambito della libera concorrenza e del coinvolgimento delle piccole medie imprese, ma anche con riguardo alla transizione verde e digitale che l’UE sta portando avanti da diversi anni.

In conclusione, una delle istituzioni politiche dell’Unione Europea ha approvato con una propria Determinazione la necessità di attuare una modifica sul tema degli appalti all’interno del territorio dell’Unione.

Ora spetterà alla Commissione raccogliere queste valutazioni e scegliere se avviare l’iter legislativo necessario per la modifica delle direttive del 2014 o aspettare e monitorare se quest’ultime possano ancora raggiungere i risultati attesi in origine.

Ad ogni modo, a prescindere dalla scelta della Commissione, risulterà di sicuro interesse la relazione che l’organo esecutivo dell’UE presenterà in risposta alle determinazioni del Consiglio.

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