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17 Maggio 2024
Il carburante verde: Sustainable Aviation Fuel, è possibile decarbonizzare il settore dell’aviazione?
L’inquinamento atmosferico rappresenta un pericolo molto importante per il pianeta, impattando significativamente sull’ambiente.
In Europa, ogni giorno, Eurocontrol stima all’incirca 30.000 voli aerei che emettono sostante inquinanti, causate dalla combustione del cherosene. Ciò comporta il rilascio di anidride carbonica, ossido di azoto, monossido di carbonio, particolato, idrocarburi e composti organici volatili; principali responsabili del riscaldamento globale, del peggioramento della qualità dell’aria e della salute dell’uomo.
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Ma come si può limitare tutto questo?
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Le soluzioni per rendere l’aviazione sostenibile sono tre:
- Elettrificazione;
- Utilizzo dell’idrogeno verde;
- Sustainable Aviation Fuel (SAF).
L’elettrificazione e l’idrogeno verde, seppure siano due ipotesi totalmente ecologiche, sono difficili da mettere in atto. In particolare, per l’elettrificazione realizzare batterie aeree di questo tipo significherebbe dover partire da zero, trasformare interi sistemi di logistica e di stoccaggio, decisamente onerosi per le aziende.
I cosiddetti SAF, invece, sarebbero la soluzione migliore.
Per SAF – Sustainable Aviation Fuel – si intende la produzione di un carburante sostenibile, realizzato con sostanze come oli, rifiuti solidi, scarti agricoli, colture residuali non alimentari.
Queste materie prime sono totalmente green e non ricorrono all’utilizzo di acqua e terreno, quindi non implicano né deforestazioni né danni per la biodiversità.
Inoltre, questi ultimi sono “drop- in fuels”, ossia in grado di essere impiegati negli aerei, senza modificarne il motore.
A tal proposito, la Commissione Europea ha deciso di impegnarsi per ridurre questo tipo di inquinamento con l’iniziativa “REFuel Aviation”, la quale si impegna a diminuire le emissioni di CO2 presenti nell’atmosfera, attraverso l’utilizzo dei SAF. Si tratta di uno dei principali obiettivi climatici dell’Unione Europea da raggiungere entro il 2050.
Il regolamento è incluso nel pacchetto “Pronti per il 55%”, che comprende un insieme di provvedimenti che mirano a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro l’anno 2030 così da raggiungere la neutralità climatica.
La decarbonizzazione aviatoria sarà messa in atto con l’introduzione di obblighi per i fornitori, come:
- L’utilizzo di carburanti sostenibili in misura del 2% per l’anno 2025, del 6% per l’anno 2030 e del 70% per l’anno 2050;
- Sistemi di etichettatura dell’UE per le prestazioni ambientali;
- Vincoli di comunicazione in merito ai carburanti utilizzati nell’aviazione;
- Rispetto delle direttive sulle energie rinnovabili in relazione ai carburanti con riduzione di CO2.
Pertanto, nonostante le incertezze degli stakeholders e le difficoltà in merito alla fattibilità economica di questo grande progetto, le opportunità di intraprendere un percorso meno inquinante è quindi auspicabile oltre che attuabile.
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