• I numeri del green public procurement in italia

    Blog

Home   |   Blog   |   I numeri del green public procurement in italia


25 Novembre 2022

I numeri del green public procurement in italia

Il rapporto 2022 di Legambiente

I numeri del green public procurement in italia

I Criteri ambientali minimi (CAM) sono i requisiti ambientali che rendono gli acquisti delle pubbliche amministrazioni più sostenibili.

Il Codice dei Contratti Pubblici all’art. 34 prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire, nella documentazione di gara, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM approvati con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il GPP è definito dalla Commissione europea come “l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.

L’Osservatorio Appalti Verdi (OAV), costituito da Legambiente e Fondazione Ecosistemi, ha redatto il report 2022 “I numeri del GPP in Italia” per analizzare lo Stato di adozione del GPP nel nostro Paese.  Di seguito, vengono riportati alcuni dati del GPP relativi agli enti locali, agli enti gestori delle aree protette, ai soggetti aggregatori e alle Aziende sanitarie.

L’Osservatorio ha inviato un questionario a tutti i capoluoghi di Provincia al fine di rilevare l’applicazione dei CAM nelle gare pubbliche che fanno riferimento ai bandi emessi nel 2021. Sono 89 i Comuni Capoluogo che hanno risposto al questionario 2021, su un totale di 111 interpellati.

Dal questionario risulta che le città che dichiarano di applicare sempre i CAM sono 18 ossia: Belluno, Bolzano, Brescia, Chieti, Cuneo, Ferrara, Forlì, Imperia, Latina, Mantova, Modena, Monza, Padova, Pavia, Pordenone, Rimini, Savona e Trento.

Sono 35 i Comuni capoluogo che mostrano percentuali di applicazione dei CAM superiori all’80%.

Per quel che riguarda le politiche e gli strumenti che facilitano il GPP va evidenziato come sia molto elevato il suo grado di conoscenza (98,9%), mentre sia molto basso l’utilizzo dei sistemi di monitoraggio (16,2%).

I CAM più utilizzati dai Comuni Capoluogo sono quelli relativi all’acquisto della carta e dei servizi di pulizia (superiori al 70%), seguiti da stampanti, cartucce toner e carta grafica (tra il 60% e il 70%).

I CAM meno utilizzati, compresi tra il 30% e il 40%, sono invece quelli relativi ai veicoli, ai servizi energetici, ai prodotti tessili e alle calzature.

L’osservatorio Appalti Verdi ha monitorato l’applicazione dei GPP anche per 91 Enti gestori delle aree protette sul territorio nazionale. Gli enti gestori che dichiarano di applicare sempre i CAM sono aumentati in modo esponenziale, dai 13 del 2020 ai 44 del 2021.

Le difficoltà che gli Enti Gestori incontrano nell’applicazione dei CAM riguardano :

  • Il 53,8% la difficoltà nella stesura dei bandi
  • Il 47,3% riguarda la mancanza delle imprese
  • Il 34,1% riguarda la carenza di formazione

Sebbene la conoscenza dei GPP sia abbastanza diffusa, emerge una scarsa applicazione dei criteri sociali e la mancanza di un sistema di monitoraggio sull’applicazione dei CAM.

Per quel che riguarda lo stato adozione dei CAM nelle aree Protette sono molte attuate quelle relative al processo di stampa (carta, cartucce toner e stampanti), comprese tra il 71% e il 74%. I CAM meno adottati riguardano invece le calzature (36%) e gli arredi (34,8%).

Nel report viene analizzata anche l’applicazione dei GPP da parte dei soggetti aggregatori. A tal fine, sono stati interpellati: Consip; 19 centrali acquisti di società regionali; 1 per ciascuna delle provincie autonome di Trento e Bolzano; 8 centrali acquisti di città metropolitane; 2 centrali istituite nella provincia di Vicenza e Brescia.

Soltanto 10 di questi soggetti aggregatori hanno fornito una risposta e di questi soltanto 8 applicano sempre i CAM nelle gare relative a categorie merceologiche per le quali sono previsti. Le criticità emerse nell’applicazione del GPP per i soggetti aggregatori sono:

  • Difficoltà stesura dei bandi 45,5%
  • Mancanza delle imprese 33,3%
  • Mancanza di formazione 20,0%

L’Osservatorio ha monitorato anche 35 Aziende Sanitarie Locali, di cui solo 14 applicano i CAM nel 100% delle procedure d’acquisto- Tra le criticità nell’applicazione del GPP si segnalano:

  • mancanza di formazione 57,9%
  • difficoltà stesura bandi 36,8%
  • mancanza imprese 15,8%

Nelle aziende sanitarie locali si segnala inoltre la quasi totale assenza dei sistemi di monitoraggio sull’applicazione dei CAM e delle politiche per la parità di genere.

Tra i CAM maggiormente adottati quelli relativi ai processi di stampa (carta in risme, stampanti e cartucce toner) e i servizi di pulizia, anch’essa attorno al 70%.

Ti è piaciuto questo articolo?