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03 Maggio 2024

Economia circolare: in arrivo lo standard internazionale di misurazione della circolarità

Economia circolare: in arrivo lo standard internazionale di misurazione della circolarità

Nel panorama attuale, caratterizzato da risorse limitate e pressioni ambientali crescenti, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile sono diventati inevitabilmente una priorità. In questo contesto si inserisce l’economia circolare, che si propone di trasformare radicalmente il modo in cui produciamo, gestiamo e consumiamo risorse naturali e materiali, rifiuti compresi.

L’essenza dell’economia circolare consiste nella transizione da un modello lineare, basato su produzione, consumo e smaltimento, a un modello circolare, appunto, in cui risorse e materiali sono riutilizzati, riciclati e riparati quanto più possibile, riducendo al minimo gli sprechi e l’impatto ambientale. In questo nuovo paradigma, l’accento è posto sull’estensione della vita utile dei prodotti, sulla progettazione eco-sostenibile e sulla creazione di circuiti chiusi in cui i rifiuti diventano risorse preziose. 

Ciò implica un cambiamento radicale nei processi produttivi, nella logistica e nei comportamenti dei consumatori.

La spinta verso l’adozione di un’economia circolare arriva già dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che rappresenta l’impegno globale per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, tra cui povertà, disuguaglianze e cambiamento climatico.

Tra i 17 obiettivi definiti nell’Agenda 2030, uno dei principali, strettamente correlato all’economia circolare, è il numero 12 che prevede di “garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”, con una attenzione particolare a cibo, acqua ed energia. Questo obiettivo promuove l’efficienza nell’uso delle risorse, la riduzione dello spreco e la promozione di pratiche di consumo responsabile, tutti principi fondamentali dell’economia circolare. 

A livello europeo, in accordo con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come stabilito dal Green Deal, la Commissione ha presentato, nel marzo 2020, all’interno del Piano d’Azione per l’Economia Circolare, un pacchetto di misure necessarie per sollecitare il passaggio a un’economia circolare, tra cui il potenziamento dei prodotti sostenibili, la riduzione dei rifiuti e la responsabilizzazione dei consumatori, tramite il conferimento di più potere e azioni come il “diritto alla riparazione” (diritto dei consumatori di riparare i propri beni di consumo a prezzi accessibili, in modo da estendere la vita utile dei prodotti). 

Anche a livello nazionale, sotto la spinta del PNRR, l’economia circolare ha un ruolo chiave per l’implementazione della Missione 2, “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”. Obiettivo di questa missione è, infatti, quello di agevolare un miglior equilibrio fra natura, sistemi alimentari, biodiversità e circolarità delle risorse, in linea con gli obiettivi del Piano d’Azione per l’Economia Circolare.

All’interno della Missione 2, la Componente 1 – Misura 1, prevede una dotazione di 2,1 miliardi di euro per il miglioramento della capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e per il paradigma dell’economia circolare.

Inoltre, in linea con quanto previsto dal capitolo 9 della “Strategia Nazionale per l’Economia Circolare”, è stato pubblicato, il 30 novembre del 2022, il primo standard nazionale, UNI/TS 11820 “Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni”, che definisce un set di indicatori per valutare, attraverso un sistema di rating, il livello di circolarità di una organizzazione o di un gruppo di organizzazioni.

La pubblicazione dello standard nazionale si inserisce nel più ampio percorso di definizione di uno standard internazionale che vedrà la pubblicazione, prevista a maggio 2024, della norma ISO 59020, che fornirà uno strumento di misurazione della circolarità a livello internazionale. Il documento, di prossima pubblicazione, stabilisce i requisiti e le linee guida per le organizzazioni che intendono misurare e valutare le proprie prestazioni in materia di circolarità, attraverso la definizione di un processo standard per la raccolta dei dati e di indicatori di circolarità.

La pubblicazione della norma ISO 59020 rappresenta una tappa fondamentale verso l’adozione di un’economia più circolare, poiché guida le organizzazioni nel capire quanto efficaci siano le azioni di circolarità messe in atto al fine di perseguire un miglioramento continuo della propria performance in termini di ottimizzazione delle risorse e sostenibilità. 

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