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01 Dicembre 2023

Decreto CER: okay dalla Commissione Europea

Decreto CER: okay dalla Commissione Europea

Ministro Picchetto Fratin: “Con questo provvedimento diamo all’Italia una nuova energia tutta rinnovabile. Il testo, rafforzato e arricchito dalla consultazione pubblica, è uno strumento coerente con il doppio obiettivo di questo governo: la decarbonizzazione entro il 2030 e l’autonomia energetica. La ricchezza dell’Italia sono le sue comunità. Il decreto le pone al centro di una strategia volta a produrre e consumare energia da fonti pulite risparmiando sui costi delle bollette. Se sapremo svilupparle come sistema Paese – conclude il Ministro – le Comunità Energetiche si riveleranno un’enorme fonte di sviluppo economico sostenibile e di coesione sociale”.

Il decreto CER è sempre più vicino. 

La Commissione Europea ha finalmente approvato la bozza di decreto CER inviato dal Ministero dell’Ambiente contenente misure per fornire nuova energia all’Italia. 

Il Decreto è finalizzato a fornire un aiuto concreto per la creazione di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili e le configurazioni per gruppi di autoconsumo, al fine di proseguire gli obiettivi di decarbonizzazione del 2030 imposti dall’Unione Europea. 

Il Decreto prevede incentivi per 5,7 miliardi, dei quali 2,2 finanziati con il PNRR, con l’obiettivo di incentivare la diffusione di forme di produzione e autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili.

Il decreto CER è strutturato secondo 2 misure:

  • contributo a fondo perduto del 40%;
  • tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa.

I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. La progettazione e l’installazione di questi impianti possono essere un volano per ingegneri e tecnici dell’edilizia, per cui è importante dotarsi di un software per il fotovoltaico che consenta il progetto completo e la simulazione economica di qualsiasi tipo di impianto.

Chi vorrà associarsi in una configurazione di autoconsumo potrà ottenere una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. La potenza finanziabile è pari a complessivi 5 GW, con un limite temporale fissato a fine 2027. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt.

Per le Comunità Energetiche Rinnovabili, i destinatari del provvedimento possono essere: gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La misura che interessa l’incentivo in tariffa è rivolta a tutto il territorio nazionale: dal piccolo comune alla città metropolitana.

Il funzionamento delle CER prevede che un insieme di soggetti sfrutti l’energia rinnovabile creata in loco per equilibrare i consumi della rete nazionale. All’interno della CER ci sono quindi sia i produttori, quindi i soggetti che effettivamente producono l’energia elettrica da fonti rinnovabili, sia i consumatori, quindi i soggetti passivi.

Il passaggio iniziale per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali e che dovrà interfacciarsi con il GSE.

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