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27 Ottobre 2023

Accesso agli Atti di Gara: chiarezza sul Nuovo Codice Appalti da parte del MIT

Accesso agli Atti di Gara: chiarezza sul Nuovo Codice Appalti da parte del MIT

Il panorama delle norme relative alla digitalizzazione dei contratti pubblici è stato profondamente rivoluzionato dal Decreto Legislativo n. 36/2023. L’articolo 35, disciplina le modalità di accesso agli atti di gara durante le diverse fasi e procedure.

Recentemente, sono sorti alcuni dubbi sull’applicazione di queste norme e sulle possibili ipotesi di differimento, soprattutto riguardo alla valutazione delle offerte. In particolare, ci si è interrogati se tale differimento possa estendersi anche alle gare al minor prezzo, in cui l’apertura delle offerte economiche avviene in seduta pubblica.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha risposto a queste domande tramite il Supporto Giuridico del Servizio Contratti Pubblici, nel parere del 21 luglio 2023, n. 2166. In questo documento, si è fatto riferimento a quanto dichiarato nella relazione illustrativa del Consiglio di Stato al Codice. In particolare, si è evidenziato che l’art. 35 del Decreto Legislativo n. 36/2023 si applica a tutte le fasi dei contratti pubblici, a prescindere dall’utilizzo del criterio scelto dalla Stazione Appaltante tra l’offerta economicamente vantaggiosa di qualità-prezzo o solo prezzo.

Come specificato nel comma 1 dell’art. 35, le Stazioni Appaltanti e gli Enti concedenti devono garantire l’accesso agli atti delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici in modalità digitale. Questo avviene mediante l’acquisizione diretta dei dati e delle informazioni inseriti nelle piattaforme, conformemente agli articoli 3-bis e 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, e agli articoli 5 e 5-bis del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

Tuttavia, al comma 2 della stessa norma, sono previste alcune limitazioni all’accesso. Queste limitazioni si applicano per i contratti secretati o per quelli che richiedono speciali misure di sicurezza. In particolare, l’esercizio del diritto di accesso è differito in diverse situazioni:

  • Nelle procedure aperte, l’elenco dei soggetti che hanno presentato offerte non è accessibile fino alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte stesse.
  • Nelle procedure ristrette, negoziate e nelle gare informali (affidamenti diretti previa valutazione di più preventivi), gli elenchi dei soggetti che hanno fatto richiesta di invito o manifestato interesse, nonché gli elenchi dei soggetti invitati a presentare offerte e di coloro che le hanno presentate, non sono accessibili fino alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte. Tuttavia, i soggetti il cui invito è stato respinto possono accedere all’elenco dei soggetti che hanno richiesto l’invito o manifestato interesse dopo che la Stazione Appaltante o l’ente concedente comunica ufficialmente i nominativi dei candidati da invitare.
  • In riferimento alle domande di partecipazione e agli atti, dati e informazioni relativi ai requisiti di partecipazione, l’accesso è differito fino all’aggiudicazione.
  • Per quanto concerne le offerte e le valutazioni delle stesse, nonché gli atti, dati e informazioni correlati, l’accesso è differito fino all’aggiudicazione.
  • L’accesso all’esame delle eventuali anomalie nelle offerte e dei relativi verbali, è differito fino all’aggiudicazione.

Quindi, l’accesso è garantito a tutti i partecipanti, indipendentemente dal criterio di selezione adottato dalla Stazione Appaltante.

Tuttavia, durante le diverse fasi, gli atti, i dati e le informazioni non possono essere resi accessibili o resi noti fino alla conclusione delle fasi o alla scadenza dei termini, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 35. L’inosservanza di queste disposizioni comporta la violazione dell’articolo 326 del codice penale.

In sintesi, non vi sono sostanziali modifiche rispetto alle previsioni circa l’accesso agli atti previsti dal d.lgs. 50/2016. Tuttavia il nuovo Codice Appalti introduce importanti regole sulla digitalizzazione degli atti di gara nei contratti pubblici e sul conseguente accesso agli atti. Queste norme mirano a migliorare la trasparenza, la condivisione di informazioni e la gestione delle diverse fasi delle procedure di affidamento e di esecuzione. La risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiarisce ulteriormente il campo di applicazione di queste regole, fornendo una guida chiara per gli operatori del settore e le stazioni appaltanti.

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