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07 Giugno 2024
Veicoli finanziari: scadenze PNRR oltre il 2026
Mentre la Commissione Europea ha pubblicato gli orientamenti aggiornati in merito al Recovery and Resilience Facility (RRF), emerge che il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, così come i Piani di altri 15 Paesi europei (quali, quello spagnolo e quello greco), prevede strumenti finanziari per utilizzare i fondi europei anche dopo la scadenza del 2026.
È lo stesso Regolamento UE del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza che prevede la possibilità di utilizzare le risorse dei Piani per finanziare regimi pubblici a sostegno degli investimenti (es. nelle forme di fondi per la resilienza regionale, fondi di co-investimento o per il sostegno alle PMI).
Infatti, proprio tra le voci per “incentivare gli investimenti privati”, il Regolamento riporta: “i Piani per la Ripresa e Resilienza ammissibili al finanziamento a titolo del Dispositivo comprendono misure per l’attuazione di riforme e investimenti pubblici, strutturati in un pacchetto completo e coerente, che può anche includere regimi pubblici finalizzati ad incentivare gli investimenti privati”.
Infatti, come ha affermato un portavoce della Commissione Europea all’ANSA: “gli strumenti finanziari possono continuare a funzionare oltre la durata del Dispositivo: l’investimento del PNRR in questo caso è la costituzione dello strumento finanziario stesso”.
L’implementazione di questi strumenti avviene attraverso la Banca Europea degli Investimenti (BEI), banche pubbliche o commerciali.
Si evince quindi come la caratteristica principale di questi strumenti è che la loro costituzione rappresenta essa stessa un target del PNRR. In altre parole, il target PNRR è considerato raggiunto una volta istituito il veicolo e trasferiti, al più tardi entro fine agosto 2026, i fondi statali.
A tal proposito, un portavoce della Commissione Europea ha confermato all’ANSA che “gli strumenti finanziari possono continuare a funzionare oltre la durata del dispositivo: l’investimento del PNRR in questo caso è la costituzione dello strumento finanziario stesso”.
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Il veicolo potrà quindi erogare i fondi anche successivamente alle scadenze.
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In particolare, il nostro Paese ha destinato 11,8 miliardi di euro sui 194,4 miliardi previsti dal PNRR (ossia, il 6% del totale) a tali veicoli finanziari.
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