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31 Maggio 2024

Transizione 5.0: in arrivo nuove agevolazioni per le imprese

Transizione 5.0: in arrivo nuove agevolazioni per le imprese

Il 26 febbraio 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha presentato il piano “Transizione 5.0”, un “provvedimento architrave” per l’economia italiana. Si tratta di un piano economico a sostegno delle imprese, che ha come obiettivo principale quello di perseguire il risparmio energetico, tramite l’adozione di modelli sostenibili e l’utilizzo delle energie rinnovabili da parte delle aziende. 

Il Programma mira a ridurre i consumi energetici finali almeno del 3% per struttura e del 5% per processo, cosa che permette di evitare che vengano impiegate ben 0,4 milioni di tonnellate di petrolio per la produzione di energia, a partire dall’anno corrente fino al 2026. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi climatici, verranno utilizzate risorse economiche pari a 4.032.000.000 di euro dell’intero investimento.

Complessivamente, il MIMIT ha deciso di stanziare 6,3 miliardi di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a favore di tutte quelle imprese che decideranno di investire nella digitalizzazione, nella produzione di energia rinnovabile e nella formazione di personale qualificato in ambito sostenibile. 

Tali agevolazioni saranno ottenibili come crediti di imposta rapportati alle misure di investimento in beni materiali e immateriali.

Più nello specifico, per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro:

  • il credito d’imposta sarà pari al 45% per la classe più elevata di risparmio energetico; quindi si tratta del 10% minimo per unità di produzione e del 15% massimo per processo produttivo;
  • per le classi di risparmio inferiori il credito d’imposta sarà del 40% e quindi di un minimo del 6% e di un massimo del 10% per unità produttiva; di un minimo del 10% ed un massimo del 15% per processo di produzione;
  • per la classi energetiche ancora più basse, il credito di imposta sarà pari al 35% con un minimo del 3% ed un massimo del 6% per unità produttiva ed un minimo del 5% ed un massimo del 10% per processo di produzione.

Nonostante vi siano numerose informazioni a riguardo, in questi giorni si stanno ancora discutendo alcune caratteristiche tecniche per la struttura del credito e gli ultimi dettagli con il Ministero dell’Economia e quello dell’Ambiente.

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