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05 Aprile 2024
Telemedicina: sfide e opportunità
Attualmente la sanità sta affrontando sfide complesse, tra cui quella della digitalizzazione dei servizi e della telemedicina che, in un sistema caratterizzato da invecchiamento della popolazione e aumento delle malattie croniche, stanno rivoluzionando il modo in cui i pazienti accedono alle cure e interagiscono con i professionisti della salute.
Attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali innovative per fornire servizi medici a distanza, la telemedicina si sta rapidamente diffondendo con l’offerta di soluzioni efficienti che migliorano significativamente l’accesso alle cure, l’efficienza dei servizi sanitari e la qualità complessiva dell’assistenza medica, aprendo nuove opportunità per pazienti, professionisti e sistema sanitario.
La telemedicina consente di assistere e fare visite di controllo a distanza, monitorare da remoto i pazienti, gestire malattie croniche e fornire cure specialistiche anche in aree remote o scarsamente popolate.
Facilita, inoltre, anche il dialogo tra professionisti, nel caso in cui debbano essere affrontati casi clinici particolari per i quali è necessaria l’interazione tra diversi specialisti, e l’invio e la ricezione di diagnosi e referti.
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In tale contesto si collocano le misure a sostegno della telemedicina stabilite dal PNRR.
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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, con la Missione 6 “Salute” identifica la digitalizzazione del sistema sanitario, e la telemedicina in particolare, come uno dei pilastri fondamentali per garantire la ripresa del sistema sanitario post-pandemia.
La Componente 1 della Missione 6 identifica specificatamente tutte le misure previste per le “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” tra le quali, il sub-investimento al punto 3, dedicato esclusivamente alla “telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici”.
La misura prevede risorse per un totale di 1,5 miliardi di euro da destinare all’erogazione di prestazioni e servizi di telemedicina, al finanziamento di progetti che consentano interazione a distanza e a iniziative di ricerca dedicate a tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza, con l’obiettivo di raggiungere almeno 300 mila persone assistite con telemedicina entro il 2025.
I vantaggi della telemedicina sono numerosi e significativi per tutti gli attori coinvolti, primi fra tutti i pazienti, che beneficiano della riduzione delle barriere geografiche e logistiche, riuscendo ad avere accesso a prestazione specialistiche anche se residenti in regioni remote o aree rurali, dove la disponibilità di servizi sanitari è spesso limitata.
Inoltre, offre maggiore comodità e flessibilità per i pazienti, eliminando la necessità di spostamenti fisici e riducendo i tempi di attesa per le visite mediche.
Dal punto di vista dei professionisti del settore, la telemedicina permette una gestione più efficiente del tempo e delle risorse, oltre a migliorare la comunicazione e la collaborazione interprofessionale, facilitando la condivisione delle informazioni.
La telemedicina, infine, a livello di sistema sanitario, consente una redistribuzione delle risorse umane e tecnologiche tra i diversi presidi e permette di colmare la mancanza di competenze professionali, spesso carenti, assicurando una continuità nell’assistenza territoriale.
Tra le sfide più complesse e i limiti alla diffusione della telemedicina in Italia ci sono sicuramente l’accesso e la presenza di una adeguata infrastruttura tecnologica, l’interoperabilità tra i vari sistemi e la gestione, elaborazione e condivisione di tutti i dati prodotti dalle prestazioni erogate a distanza.
Anche su questa linea è intervenuto il PNRR che ha previsto misure e risorse ad hoc (Misura 6, Componente 2, Investimento 3) per il “rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione” anche mediante la creazione, entro il 2024, di una Piattaforma Nazionale per i servizi di telemedicina.
La telemedicina rappresenta, quindi, una potente forza di cambiamento in grado di offrire soluzioni innovative per migliorare l’accesso alle cure, ottimizzare l’efficienza dei servizi sanitari e migliorare la qualità complessiva dell’assistenza.
Sebbene affronti numerose sfide, il suo potenziale per migliorare e trasformare il sistema sanitario è innegabile.
Tuttavia, è fondamentale affrontare queste sfide in modo proattivo, garantendo che questa innovazione sia implementata in modo equo e responsabile al fine di massimizzare i benefici per tutti, dai pazienti, ai medici, al sistema sanitario nel suo complesso.
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