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04 Giugno 2022

Telemedicina: quali opportunità per le imprese?

Telemedicina: quali opportunità per le imprese?

La scorsa settimana il Ministero della Salute ha pubblicato linee guida per erogare prestazioni sanitarie a distanza, gettando le basi per far decollare il settore della telemedicina su cui il PNRR investe complessivamente 1 miliardo e offrendo variegate opportunità di investimento per le imprese.

Con più di un mese di anticipo, il 26 maggio scorso il Ministero della Salute ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto contenente le Linee Guida relative al “Modello Digitale per l’Attivazione dell’Assistenza Domiciliare”, che definiscono le procedure per attivare prestazioni di telemedicina – l’insieme dei servizi sanitari svolti a distanza grazie all’utilizzo di tecnologie -, stabilendo nel dettaglio compiti e ruoli delle figure coinvolte, le quali dovranno assicurare cure a distanza per i pazienti.

Grazie all’approvazione di questo Decreto, il governo è riuscito a raggiungere la milestone europea M6C1-4 prevista dal PNRR, all’interno della Missione 6 “Salute”, che doveva essere raggiunta entro il 30 giugno 2022.

Il documento appena pubblicato si inserisce nel contesto degli interventi da più di 1 miliardo di euro complessivi previsti dal PNRR per la telemedicina. La pandemia ha evidenziato la già nota necessità di sfruttare le ultime tecnologie per garantire accesso alle cure a tutti i cittadini. La Missione 6 “Salute” del Piano ha quindi previsto fondi ingenti per potenziare la rete, innovare le attrezzature, migliorare la digitalizzazione delle strutture mediche e aumentare le competenze informatiche del personale sociosanitario. Inoltre, in Italia, vista la particolare composizione demografica del paese, costituita in larga parte da persone anziane e affette da malattie croniche, la telemedicina riveste un ruolo cruciale rispetto che in altri paesi europei, dato che i pazienti fragili necessitano di assistenza costante ma nello stesso tempo hanno difficoltà a recarsi fisicamente dal medico.

Già nell’aprile scorso sono state avviate due importanti misure della Missione 6 del PNRR. La prima consiste nell’approvazione del Decreto che ha stanziato 610 milioni per il potenziamento del fascicolo sanitario elettronico. Questi fondi serviranno per trasformare la cartella di ogni paziente – oggi ancora una scatola vuota – in un vero e proprio strumento online utile sia per i cittadini, i quali potranno così facilmente reperire la loro storia clinica, che per i medici e le strutture sanitarie. La seconda misura avviata consiste invece nella creazione di una partnership pubblico-privata per la creazione e gestione della piattaforma nazionale di telemedicina. L’ammontare previsto per quest’intervento è pari a 200 milioni e gli operatori economici hanno manifestato il proprio interesse a parteciparvi entro il 18 maggio scorso. Gli esiti saranno pubblicati da AGENAS, in qualità di soggetto attuatore, entro il prossimo 6 giugno.

È evidente come tutto questo rappresenti un’opportunità senza precedenti per le imprese interessate ad investire nel settore della telemedicina. A riprova della grande crescita di questo comparto, secondo rilevazioni della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, dal 2020 in avanti si è assistito ad un significativo aumento delle tele-visite, che sono state utilizzate dal 39% dei medici di base e degli specialisti contro al 10% dell’anno precedente.

Un altro studio condotto dal Laboratorio sui Sistemi Informativi Sanitari dell’ALTEMS in collaborazione con il CERISMAS, il Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario dell’Università Cattolica di Milano, ha evidenziato come oltre il 60% delle aziende sanitarie ha intenzione di attivare soluzioni di telemedicina nei prossimi 18 mesi.

Nella pratica, quindi, diverse sono le possibili aree di investimento da parte delle aziende private.

Elemento fondante per garantire il funzionamento delle soluzioni di telemedicina è la rete internet, a patto che sia efficiente e in grado di trasportare un gran numero di dati (per questo il cloud, la banda larga, il 4G e il 5G rappresentano ottime soluzioni digitali a cui appoggiarsi).

Altra componente fondamentale è l’Internet of Medical Things (IoMT), l’insieme delle attrezzature mediche digitali connesse alla rete che consentono al personale sanitario di monitorare il paziente a distanza, dispositivi indossabili o tracker che – grazie a speciali sensori – raccolgono e trasmettono i dati del paziente in qualsiasi momento. Altri ambiti di applicazione della telemedicina ovviamente includono le visite a distanza, la visualizzazione online e il download dei referti e le teleconferenze tra professionisti.

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