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28 Marzo 2025

Regolamento UE sulla Deforestazione (Eudr): Cambiamenti, Sfide e Opportunità per le Aziende

Regolamento UE sulla Deforestazione (Eudr): Cambiamenti, Sfide e Opportunità per le Aziende

Il Regolamento (UE) UE) 2024/3234 che modifica il Regolamento 2023/1115 sulla deforestazione dell’Unione Europea rappresenta una delle più significative iniziative ambientali volte a contrastare la distruzione delle foreste a livello globale, oltre che a dettare le nuove disposizioni relative alla data di applicazione. Difatti, i grandi operatori e i commercianti, dovranno ora rispettare gli obblighi a partire dal 30 dicembre 2025, e le micro e piccole imprese dal 30 giugno 2026.

L’obiettivo principale è quello di garantire che i prodotti immessi sul mercato europeo non siano associati, direttamente o indirettamente, alla deforestazione o al degrado forestale. Questo approccio mira a preservare gli ecosistemi forestali, fondamentali per la biodiversità e per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Il Regolamento si inserisce nel più ampio quadro del Green Deal europeo, che punta a rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050.

I prodotti soggetti al Regolamento includono legno e derivati, olio di palma, soia, cacao, caffè, carne bovina e gomma. Le aziende saranno obbligate a fornire una documentazione dettagliata sulla provenienza delle materie prime utilizzate e a dimostrare che la loro produzione non ha comportato la deforestazione di alcun tipo, legale o illegale. Sarà inoltre richiesto l’utilizzo di dati geolocalizzati per tracciare l’origine delle materie prime, assicurando trasparenza e verificabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Il Regolamento entrerà ufficialmente in vigore il 30 dicembre 2025. A partire da questa data, le aziende dovranno garantire la tracciabilità dei prodotti e implementare un rigoroso sistema di due diligence per monitorare l’intera catena di approvvigionamento. Questo sistema prevede l’identificazione dei rischi, l’adozione di misure per mitigarli e l’obbligo di presentare prove documentali che confermino la sostenibilità della produzione. Le aziende saranno classificate in base a livelli di rischio (basso, standard e alto) e saranno soggette a controlli più o meno stringenti in base a questa valutazione.

Le autorità nazionali degli Stati membri dell’UE avranno il compito di verificare la conformità delle aziende al Regolamento, effettuando controlli periodici e imponendo sanzioni in caso di violazione. Le sanzioni potranno includere multe significative, il sequestro dei prodotti e l’esclusione temporanea o permanente dal mercato europeo. Questo meccanismo punta a creare un forte deterrente contro pratiche non sostenibili.

Questo Regolamento rappresenta una sfida significativa per molte aziende, in particolare quelle dei settori agricolo e della distribuzione alimentare. L’adeguamento ai nuovi standard richiederà investimenti in sistemi di monitoraggio, maggiore trasparenza e una riorganizzazione delle catene di fornitura. Tuttavia, potrebbe anche offrire opportunità per innovare e migliorare la reputazione aziendale. Le aziende che adotteranno pratiche sostenibili in anticipo potrebbero beneficiare di un vantaggio competitivo, rispondendo alle crescenti richieste dei consumatori per prodotti più etici e sostenibili.

Oltre agli effetti diretti sulle aziende, il Regolamento potrebbe influenzare i mercati globali. I paesi esportatori saranno incentivati ad adottare standard più rigorosi per mantenere l’accesso al mercato europeo, con potenziali benefici ambientali su scala globale. Tuttavia, non mancano le critiche: alcuni paesi produttori temono che l’adeguamento ai nuovi requisiti possa risultare troppo oneroso per i piccoli produttori, escludendoli di fatto dal mercato europeo.

Inoltre, il Regolamento potrebbe spingere le aziende a migliorare le proprie pratiche non solo per i prodotti destinati all’UE, ma anche per altri mercati, contribuendo così a una trasformazione più ampia del settore agricolo e manifatturiero. L’adozione di tecnologie per il monitoraggio satellitare e sistemi di certificazione indipendenti potrebbe diventare uno standard globale.

In conclusione, il Regolamento (UE) 2023/1115 sulla deforestazione non è solo un atto normativo, ma un importante segnale dell’impegno dell’Europa verso la sostenibilità ambientale. La sua efficacia dipenderà dalla collaborazione tra governi, aziende e consumatori per promuovere pratiche più responsabili e per garantire la tutela degli ecosistemi forestali. Se implementato con successo, questo Regolamento potrebbe rappresentare un modello per altre regioni del mondo, contribuendo in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla conservazione della biodiversità.

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