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28 Giugno 2024
Qualificazione e digitalizzazione: le scadenze del regime transitorio
Il 30 giugno 2024 è la data di scadenza della cosiddetta “qualificazione con riserva”, in virtù della quale molte Stazioni Appaltanti come unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia, regioni, SUA e CUC costituite dagli enti anzidetti, si sono qualificate di diritto ai livelli più alti, cioè L1 e SF1.
Si rammenta che ANAC già dal 1° Gennaio aveva esteso la possibilità di qualificarsi con riserva anche agli enti diversi da quelli suindicati, in casi eccezionali, previa presentazione di apposita domanda via PEC.
Nel caso in cui la Stazione Appaltante voglia qualificarsi sia per i servizi e forniture sia per i lavori, il Responsabile per l’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti dovrà presentare due diverse istanza per l’ottenimento della qualificazione.
Per quanto concerne l’attribuzione dei punteggi riguardanti “gare svolte”, “comunicazioni all’ANAC” e l’uso della “piattaforma telematica”, si farà riferimento alle procedure per le quali il CIG è stato acquisito nel quinquennio 2018-2022 e a quelle relative al periodo in cui l’Ente abbia beneficiato della qualificazione con riserva.
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L’obiettivo è permettere di valorizzare le esperienze maturate nel periodo di qualificazione “con riserva”.
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E ancora, per i requisiti riguardanti “competenze” e “ formazione”, i dati da comunicare al Responsabile Anagrafe Unica dovranno comprendere il periodo di un triennio dalla data di presentazione dell’istanza.
Per l’attribuzione dei punteggi, fino al 30 giugno si precisa che si farà riferimento a quelli più favorevoli.
Tanto premesso, quindi, gli enti qualificati con riserva, per poter mantenere tale status, dovranno presentare la domanda di qualificazione, dimostrando il possesso dei requisiti richiesti per la progettazione e l’affidamento dei contratti.
Tra le novità che si riscontreranno dal 1° luglio 2024 si annovera sicuramente il venir meno del godimento dei punteggi ridotti del 20% per qualificare S.A. e CUC. Conseguentemente, entreranno a regime i punteggi pieni previsti dal Codice per ciascun livello di qualificazione, con riguardo a progettazione e ad affidamento.
A tal proposito, giova ricordare che per conseguire la qualificazione, oltre ai requisiti che prevedono un punteggio, è necessario soddisfare tre requisiti obbligatori: iscrizione all’AUSA, presenza di un ufficio o di una struttura stabile dedicata alla progettazione e agli affidamenti e, infine, uso di una propria piattaforma per le gare telematiche.
Infine, dal 1° gennaio 2025 le Stazioni Appaltanti dovranno seguire un processo di qualificazione ad hoc per poter eseguire i contratti, dovendo dimostrare il possesso di determinati requisiti, tra cui ad esempio comunicare i dati sui contratti pubblici, prendendo come range di tempo gli ultimi cinque anni.
Altra novità è quella attinente alla digitalizzazione. In particolare, per quanto concerne gli affidamenti inferiori ai 5.000 euro, l’ANAC da gennaio ha messo a disposizione l’interfaccia web della Piattaforma Contratti Pubblici – PCP , al fine di permettere alle Amministrazioni prive di una propria piattaforma (PAD) di occuparsi di tali affidamenti e di trasmetterli alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (c.d. “BDNCP”).
Dal 1° ottobre 2024 non si potrà più utilizzare l’apposita interfaccia web PCP. L’accesso all’applicativo sarà consentito fino al 30 settembre 2024. Conseguentemente, dal 1° ottobre le Stazioni Appaltanti dovranno necessariamente utilizzare proprie piattaforme di e- procurement certificate.
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