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23 Giugno 2023

Pubblicati i primi risultati dall’ANAC sugli obblighi di assunzione di giovani e donne in ambito PNRR

Pubblicati i primi risultati dall’ANAC sugli obblighi di assunzione di giovani e donne in ambito PNRR

Lo scorso 9 giugno l’ANAC ha comunicato i primi dati aggregati relativi alle clausole che obbligano gli operatori economici aggiudicatari degli appalti in ambito di assunzione di giovani under 36 e donne (link).

Come noto, nelle procedure di gara in ambito PNRR  e PNC, le stazioni appaltanti sono obbligate a richiedere – e i concorrenti sono tenuti ad accettare in gara e ad eseguire in esecuzione contrattuale, pena l’esclusione o la risoluzione – di assumere una quota non inferiore al 30% di giovani under 36 e di donne per l’espletamento dell’appalto.

Esiste tuttavia, secondo il comma 7 del D.L. 31 maggio 2021, n. 77,  la possibilità per le stazione appaltante di deroga totale, ovvero completa inapplicabilità della percentuale, oppure parziale, ovvero con abbassamento della quota del 30%, con obbligo di motivazione nel caso in cui l’oggetto del contratto, la tipologia o la natura del progetto o altri elementi puntualmente indicati dalla stazione appaltante rendono la clausola impossibile o contrastante con gli obiettivi di universalità e socialità, efficienza, economicità e qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.

Ad ogni modo, al momento della richiesta del CIG, la stazione appaltante è tenuta ad indicare se tali previsioni sono rispettate oppure se è stata prevista tale deroga motivata.  Dall’analisi dei dati pubblicate dall’Autorità nazionale Anticorruzione analizzando i dati presenti sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici di ANAC da luglio 2022 al 1° giugno 2023, sembrerebbe che solo il 28,26% prevede un obbligo così come previsto dalla normativa. 

Il dato di rilievo è che quasi il 70% di tali appalti in ambito PNRR e PNC ha previsto tale deroga.

Secondo le fonti ANAC “ben 51.850 su un totale di 75.109 affidamenti PNRR o PNC censiti nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici di ANAC da luglio 2022 al 1° giugno 2023, ossia il 69.03%.” 

Tali dati fanno riferimento all’elaborazione di richieste di CIG sia per procedure aperte, sia per procedure negoziate sia per affidamenti diretti. 

Con riferimento alle motivazioni, dai dati emerge che per poco oltre il 39% dei casi analizzati non sono state riportate specificazioni sui motivi di deroga.

In altri casi le motivazioni sono relative a:

  • importo ridotto del contratto;
  • esperienza o particolari abilitazioni professionali
  • Scarsa occupazione femminile nel settore
  • Mercato di riferimento
  • Numero di lavoratori inferiori a tre.

 

Da ultimo l’ANAC osserva che all’aumentare del valore dell’appalto, seppur in maniera contenuta, aumentano anche i valori di rispetto di tali quote.

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