• PNRR – ultimi giorni per partecipare ai bandi di gestione rifiuti

    Blog

Home   |   Blog   |   PNRR – ultimi giorni per partecipare ai bandi di gestione rifiuti


10 Febbraio 2022

PNRR – ultimi giorni per partecipare ai bandi di gestione rifiuti

il 14 febbraio è l'ultimo giorno per presentare domande a valere sul bando

PNRR – ultimi giorni per partecipare ai bandi di gestione rifiuti

Nei mesi scorsi sono state 2,1 miliardi le risorse attivate dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) per migliorare la gestione dei rifiuti e incentivare l’adesione al paradigma dell’economia circolare, finanziando progetti per il potenziamento, ammodernamento o costruzione ex novo di infrastrutture per la raccolta differenziata e di impianti di trattamento.

Obiettivi ultimi di questi Avvisi sono quelli di colmare il divario esistente tra Nord e Sud Italia e di realizzare cosiddetti “progetti faro” altamente innovativi per filiere strategiche.

Manca qualche giorno alla scadenza degli Avvisi – per la maggior parte dei quali prevista per il prossimo 14 febbraio – e si ritiene che ancora molti Enti e imprese debbano inoltrare le loro proposte, dato che si tratta di interventi abbastanza complessi.

Il MITE sta costantemente monitorando la situazione, anche per intercettare eventuali criticità o fabbisogni nelle fasi di ideazione e presentazione delle proposte.

A tal fine il Ministero ha aperto un Help Desk dove chiedere chiarimenti e un Contact Center dotato di un numero verde per rispondere a difficoltà di utilizzo della piattaforma digitale, oltre che aver indetto un ciclo di webinar informativi.

È proprio grazie a questo costante monitoraggio che è emerso un fortissimo interesse per le misure avviate da parte dei potenziali beneficiari.

Ad esempio, Utilitalia – la Federazione a cui aderiscono le aziende attive nei settori pubblici dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia – stima che, sull’Investimento 1.1, la potenziale richiesta di finanziamenti (€1,6 miliardi) potrebbe addirittura superare la complessiva dotazione stanziata (€1,5 miliardi).

 Le proposte pervenute sono prevalentemente indirizzate all’Avviso A, quello per la meccanizzazione della raccolta differenziata, che ha raccolto 288 domande. Segue l’Avviso B, relativo alla realizzazione o ammodernamento di impianti di riciclo, con 84 domande. L’Avviso C, infine, che riguarda la costruzione o potenziamento di siti per il recupero di frazioni critiche di rifiuto come fanghi da depurazione, tessili o prodotti assorbenti, conta attualmente 54 domande.

Il resto delle domande – 122 su 548 – sono quelle al momento presentate per l’accesso alla linea di Investimento 1.2, destinata ai “progetti faro” di economia circolare: 59 i progetti per il riciclo di RAEE, 22 quelli per il recupero di carta e cartone, 36 quelli per impianti innovativi per il trattamento delle plastiche e 5 per il riciclo di scarti tessili. Laura d’Aprile, capo dipartimento per la transizione ecologica del MITE, ha spiegato che su questa linea di investimento il numero di domande pervenute è inferiore perché si parla di tecnologie più avanzate e di dimensioni economiche maggiori.

Altro punto che merita attenzione è sicuramente quello relativo alla distribuzione geografica delle risorse. Come già menzionato, uno degli obiettivi degli Avvisi è quello di colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. Attualmente, i dati della piattaforma delle candidature registrano che il 55% delle domande per l’Investimento 1.1 e il 60% per l’investimento 1.2 proverrebbero dal Centro-Sud. La stessa D’Aprile, a riguardo ha dichiarato che la percezione rispetto agli Avvisi è complessivamente positiva, ma che c’è bisogno di lavorare intensamente per il Mezzogiorno e supportare i soggetti che ad oggi non risultano aver presentato o voler presentare domande.

Ad inizio febbraio si state contate un totale di 548 domande di partecipazione agli Avvisi, più della metà delle quali (426) in merito al miglioramento della raccolta differenziata e del trattamento dei rifiuti urbani (Investimento 1.1).

Le proposte pervenute sono prevalentemente indirizzate all’Avviso A, quello per la meccanizzazione della raccolta differenziata, che ha raccolto 288 domande. Segue l’Avviso B, relativo alla realizzazione o ammodernamento di impianti di riciclo, con 84 domande. L’Avviso C, infine, che riguarda la costruzione o potenziamento di siti per il recupero di frazioni critiche di rifiuto come fanghi da depurazione, tessili o prodotti assorbenti, conta attualmente 54 domande.

Il resto delle domande – 122 su 548 – sono quelle al momento presentate per l’accesso alla linea di Investimento 1.2, destinata ai “progetti faro” di economia circolare: 59 i progetti per il riciclo di RAEE, 22 quelli per il recupero di carta e cartone, 36 quelli per impianti innovativi per il trattamento delle plastiche e 5 per il riciclo di scarti tessili. Laura d’Aprile, capo dipartimento per la transizione ecologica del MITE, ha spiegato che su questa linea di investimento il numero di domande pervenute è inferiore perché si parla di tecnologie più avanzate e di dimensioni economiche maggiori.

Altro punto che merita attenzione è sicuramente quello relativo alla distribuzione geografica delle risorse. Come già menzionato, uno degli obiettivi degli Avvisi è quello di colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. Attualmente, i dati della piattaforma delle candidature registrano che il 55% delle domande per l’Investimento 1.1 e il 60% per l’investimento 1.2 proverrebbero dal Centro-Sud. La stessa D’Aprile, a riguardo ha dichiarato che la percezione rispetto agli Avvisi è complessivamente positiva, ma che c’è bisogno di lavorare intensamente per il Mezzogiorno e supportare i soggetti che ad oggi non risultano aver presentato o voler presentare domande.

Ti è piaciuto questo articolo?