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04 Febbraio 2022
PNRR – ricognizione sullo stato di avanzamento dei progetti in CDM
Lo stato di attuazione degli investimenti
E’ stata avviata in CDM una ricognizione sullo stato d’avanzamento dei progetti a valere sul PNRR.
Sono 45 gli Obiettivi e i Traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da realizzare entro il 30 giugno 2022, al fine di ottenere dall’Unione Europea il pagamento della seconda tranche di finanziamenti che ammonta a €24,1 miliardi su un totale di €191,5 previsti per il 2026.
La pressione è molto alta, soprattutto su tre Ministeri tecnici: Infrastrutture, Transizione Ecologica e Transizione Digitale. Ad esempio, il Ministero per la Transizione Ecologica ha da centrare entro giugno ben 11 traguardi sui 30 investimenti e sulle 17 riforme da realizzare entro questa data. Il MITE, da solo, ha infatti in gestione un quarto del programma di questo semestre.
Mancano ancora cinque mesi, ma gli obiettivi da conseguire entro giugno sono molto complessi.
Allo stato attuale, solo tre scadenze su 45 sono state portate a termine e archiviate – la semplificazione e il rafforzamento della governance per gli investimenti nell’approvvigionamento idrico varata alla fine del 2021, di competenze del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile; e due interventi di competenza del MISE: 1 miliardo di risorse da destinare allo sviluppo del fotovoltaico, dell’eolico e delle batterie da un lato e 750 milioni per aumentare la resilienza e la competitività delle filiere produttive.
Le criticità sono diverse, a cominciare dal fatto che parecchi obiettivi richiedono il coinvolgimento non soltanto dei ministeri, ma anche di enti locali e aziende private. Inoltre, come evidenziato da parte delle Amministrazioni comunali, servono spesso tecnici altamente specializzati per realizzare i bandi e gli investimenti.
È per questo che mercoledì 02 febbraio è stato indetto in Consiglio dei ministri un check-up sullo stato di avanzamento di progetti, riforme e investimenti.
A questo scopo, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha invitato i ministri ad indicare l’attuale “stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza, segnalando l’eventuale necessità di interventi normativi e correttivi connessi alla realizzazione dei suddetti obiettivi e traguardi”. L’incontro è stato quindi finalizzato a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi del PNRR del primo semestre dell’anno.
Palazzo Chigi ha valutato positivamente lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza dei Ministeri coinvolti. Non sono infatti emersi particolari ritardi o procedure inceppate.
Un problema emerso nel corso dell’incontro, tuttavia, è quello relativo ai tempi dell’organismo di controllo: se gli obiettivi raggiunti sono al momento formalmente tre, moltissimi altri sono vicini al traguardo o, comunque, sono già stati avviati ma si tratta di bandi che richiedono tempi lunghi di svolgimento dato che ci sono diverse fasi da rispettare e per questo non potranno dirsi conclusi entro giugno.
Altri punti critici sollevati nel corso dell’incontro hanno riguardato: il trovare accordi tra i diversi enti coinvolti, la riforma della sanità territoriale, le regole sui rifiuti, le nuove carriere degli insegnanti, e, infine, la spending review da attuare tra il 2023 e il 2025.
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