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13 Maggio 2022
PNRR in arrivo 216 nuove scuole, innovative e sostenibili
Lo ha annunciato il ministero dell’istruzione, che la scorsa settimana ha pubblicato le graduatorie delle aree in cui sorgeranno i nuovi istituti scolastici.
Inizialmente dovevano essere 195 i nuovi istituti finanziati tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Intervento 1.1 della Missione 2, Componente 3: “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici”. Tuttavia, grazie ad un aumento di fondi che ha portato lo stanziamento complessivo dagli € 800 milioni previsti inizialmente a € 1 miliardo e 189 milioni, ora sono ben 216 le nuove scuole, innovative e sostenibili, che sorgeranno nel paese da qui fino alla fine di marzo 2026, termine ultimo previsto per il completamento degli edifici scolastici. Gli interventi riguarderanno scuole di diversi ordini, situate indistintamente nelle grandi città e nei comuni più piccoli, al fine di dotare tutte le Regioni di un’architettura scolastica sicura e all’avanguardia.
Le Regioni che più di tutte beneficeranno dell’intervento sono: Campania, con 35 nuovi edifici, Emilia-Romagna con 23 e – a parimerito con 16 nuove scuole ciascuna – Calabria e Toscana. Saranno interessate in totale ben 85 Province. Delle risorse messe in campo, il 42,4% è stato assegnato alle Regioni del Mezzogiorno, cosa che più che soddisfa il requisito del 40% inizialmente prefissato.
Gli interventi prescelti sono stati selezionati tra le 543 domande pervenute alla scadenza dell’Avviso sulla base di criteri relativi alle caratteristiche dell’edificio preesistente che andrà sostituito – l’anno di costruzione originario, la classe energetica, l’indice di vulnerabilità sismica, etc. – e dell’area circostante – rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane o isolane, etc. Le domande finanziabili potevano avere ad oggetto esclusivamente proposte di sostituzione edilizia di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico.
Individuate le aree di costruzione grazie alla pubblicazione della graduatoria, si passerà adesso all’indizione del concorso di progettazione, al termine del quale il MIUR procederà alla stipula della concessione di finanziamento con i beneficiari, enti locali proprietari di edifici pubblici ad uso scolastico statale o rispetto ai quali abbiano competenza secondo quanto previsto dalla legge 11 gennaio 1996, n. 23. Dalle notizie emerse fino ad oggi, il concorso di progettazione dovrebbe essere articolato in due fasi: la presentazione di proposte progettuali e la predisposizione di progetti di fattibilità tecnica ed economica. L’intera procedura deve concludersi entro 160 giorni dalla pubblicazione del bando di concorso. I lavori relativi alla realizzazione delle nuove scuole devono essere aggiudicati entro il 20 settembre 2023 e, come già ricordato in apertura, terminati entro e non oltre il 31 marzo 2026.
Come ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante la presentazione del documento “Progettare, costruire e abitare la scuola”, pochi giorni prima della pubblicazione delle graduatorie, l’intervento nuove scuole indubbiamente rappresenta uno dei più innovativi del PNRR. Il documento, elaborato da un gruppo di lavoro indetto dal MIUR, composto da noti architetti, pedagogisti ed esperti della scuola, rappresenta un vero e proprio decalogo pensato per fornire un nuovo orizzonte culturale alla scuola e per dare indicazioni utili ai progettisti che si occuperanno della realizzazione degli istituti scolastici del futuro, finanziati tramite il bando.
In estrema sintesi, i nuovi istituti saranno concepiti come spazi aperti e inclusivi e costruiti in modo sostenibile, autosufficienti dal punto di vista energetico e verdi, a stretto contatto con la natura, dove anche gli spazi esterni – come cortili, terrazze e giardini – diventano veri e propri ambienti di formazione. Le nuove strutture saranno costruite con materiali eco-compatibili, di provenienza locale o riciclati. Saranno “aperte”, luoghi accoglienti per la comunità anche oltre l’orario scolastico e in cui apprendere al meglio, dove l’aula rappresenti il fulcro di un sistema flessibile in grado di ospitare diverse configurazioni e allargarsi agli spazi limitrofi, a seconda delle esigenze della didattica. Infine, tutte le strutture saranno altamente connesse e arredate, con nuove tecnologie a disposizione in tutti gli ambienti, stabili, sicure, veloci e capillari.
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