• Nuovo Codice Appalti e la conferma della disciplina dei settori speciali

    Blog

Home   |   Blog   |   Nuovo Codice Appalti e la conferma della disciplina dei settori speciali


21 Aprile 2023

Nuovo Codice Appalti e la conferma della disciplina dei settori speciali

Nuovo Codice Appalti e la conferma della disciplina dei settori speciali

Il nuovo codice dei contratti pubblici introduce importanti e rilevanti novità per quanto riguarda la semplificazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici

In particolare, il nuovo decreto legislativo del 31 marzo 2023 n. 36 prevede la possibilità di utilizzare strumenti digitali avanzati per la gestione delle gare pubbliche, in modo da semplificare e razionalizzare i processi di acquisto pubblico, garantendo una maggiore efficienza e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.

In questo nuovo sfondo normativo, trovano posto anche i cosiddetti settori speciali, ossia i settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti e dei servizi postali.

La volontà di continuare a distinguere tali settori da quelli c.d. ordinari, può essere ricavata dalla necessaria esigenza di coniugare il carattere di pubblica utilità dell’erogazione di questi particolari servizi, con il fatto che in tale contesto non operano esclusivamente pubbliche amministrazioni, ma anche soggetti dotati di una struttura di natura essenzialmente privata.

In virtù della peculiarità della situazione, il legislatore europeo ha deciso di prevedere, all’interno delle proprie direttive dalle quali è scaturito successivamente il nuovo codice, un’adeguata regolamentazione anche per i sopraccitati settori speciali, al fine di evitare la presenza di eccessive differenziazioni tra gli Stati membri, emanando però al contempo una disciplina più flessibile ed adeguata alle diverse peculiarità di quest’ultimi. 

La maggiore flessibilità riconosciuta ai settori speciali si esplica principalmente nel rinvio solo parziale ai vincoli fissati per i settori ordinari (artt. 141, 153 e 167), nonché nel conferimento di poteri di autorganizzazione.

Una delle nuove peculiarità del nuovo codice ha come oggetto la suddivisione in lotti. Le stazioni appaltanti operanti in tali settori speciali potranno infatti godere di totale libertà nella decisione della dimensione dei lotti senza dover soddisfare alcun obbligo di motivazione aggravata (art. 141). 

Differentemente dal precedente Codice, la nuova disciplina prevede che anche ai settori c.d. ordinari siano estese determinate facoltà riservate in precedenza solamente ai settori speciali, confermando quanto già prassi a partire dai decreti semplificazione ancora in vigore. 

Si tratta della possibilità di ricorrere a

  • inversione procedimentale, cioè alla valutazione delle offerte anteposta alla verifica dell’idoneità degli offerenti di cui all’art. 107, nell’ambito delle procedure aperte
  • appalto integrato, il quale, in precedenza era fortemente limitato per i settori ordinari.

In conclusione, il nuovo codice, nell’ambito dei settori speciali, sembra porsi, seppur come visto con qualche innovazione, in sostanziale continuità con il regime previgente, rispetto al quale le novità non appaiono significativamente impattanti. Tuttavia, tali marginali cambiamenti, rientrano nella volontà generale del nuovo codice di garantire una maggiore libertà per le stazioni appaltanti, rendendo al contempo più semplificate le procedure di gara. 

Ti è piaciuto questo articolo?