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22 Luglio 2022
New European Innovation Agenda: l’innovation procurement al centro della nuova strategia sull’innovazione deep tech
Definizione di strategie, implementazione delle banche dati e consulenza relative agli appalti di innovazione al centro della nuova European Innovation Agenda pubblicata dalla Commissione Europea per lo sviluppo dell’innovazione in ambito deep tech
Lo scorso 5 luglio la Commissione Europea ha pubblicato la nuova European Innovation Agenda.
L’innovazione infatti trasforma le economie, stimola cambiamenti radicali nella qualità dei servizi pubblici ed è indispensabile per raggiungere gli obiettivi generali della duplice transizione verde e digitale, pilastri del Next Generation EU e del PNRR.
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Il ruolo dell’innovative procurement: implementazione di strategie e dati a sostegno dell’innovazione
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L’Unione Europea si conferma coma uno dei principali attori a livello mondiale nella produzione di conoscenza, elemento indispensabile per l’innovazione tecnologica che sfrutta le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche. Con il 6% della popolazione mondiale, infatti, l’UE è responsabile di un quinto di tutte le pubblicazioni di alta qualità nel mondo. Inoltre, le aziende dell’UE sono leader a livello mondiale per quanto riguarda i brevetti verdi ad alto valore e i brevetti verdi nei settori ad alta intensità energetica.
Per tale ragione lo sviluppo e il supporto a start-up e centri di ricerca, che permettono la produzione di conoscenza e innovazione tecnologica in ambito deep tech, è assolutamente al centro dell’agenda.
Uno degli strumenti presi in considerazione dalla Commissione, per attuare tale obbiettivo, è proprio il public procurement.
La Commissione rileva che sfruttando il ruolo del settore pubblico come cliente principale si possono plasmare i mercati, fornire servizi migliori e accessibili, attirare investimenti privati dove altrimenti mancherebbero e, soprattutto, fornire alle start-up innovative un primo cliente fondamentale.
Nell’UE, le pubbliche amministrazioni spendono circa il 14% del PIL (circa 2.000 miliardi di euro all’anno) per l’acquisto di prodotti e servizi.
A fronte di tale spesa però mancano strategie e strumenti in grado di sfruttare appieno il potenziale del public procurement nella produzione di innovazione. Secondo un’analisi comparativa a livello europeo, infatti, per modernizzare i servizi pubblici e rafforzare la competitività industriale dell’UE a livello globale è necessario raddoppiare gli investimenti negli appalti per l’innovazione.
Ad oggi, mentre l’81% dei Paesi OCSE ha sviluppato strategie nazionali con politiche che promuovono gli appalti per l’innovazione, solo un terzo degli Stati membri dell’UE dispone di tali strategie. Così come i dati che possono aiutare a migliorare gli approcci esistenti mancano o sono incoerenti, impedendo un processo decisionale informato.
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Iniziative di consulenza specializzata
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A partire da queste considerazioni, la Commissione prevede l’adozione e il coordinamento di azioni strategiche a livello statale e regionale, per permettere alle amministrazioni pubbliche un uso più consapevole e più efficace degli strumenti offerti dall’innovative procurement.
La Commissione sosterrà:
- la formazione di un servizio di consulenza specializzato in appalti per l’innovazione. Questo servizio fungerà da intermediario tra i committenti pubblici e i fornitori innovativi.
- la creazione di laboratori e incubatori, ad esempio per mettere in contatto innovatori e pubbliche amministrazioni e fornire soluzioni innovative in settori di pubblica utilità.
- gli Stati membri e le regioni nell’elaborazione e nell’attuazione di migliori politiche di innovazione attraverso lo strumento di un sostegno tecnico.
In particolare questo strumento fornirà un sostegno essenziale che può riguardare, ad esempio, la raccolta di dati per l’elaborazione di politiche informate, lo sviluppo di capacità per il personale addetto agli appalti pubblici e la consulenza in ambito normativo.
Infine, la Commissione aggiornerà la sua analisi comparativa a livello europeo dei quadri politici e degli investimenti nazionali sugli appalti per l’innovazione in Europa e valuterà l’adozione di procedura di partenariato per l’innovazione e di appalti pre-commerciali.
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