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09 Giugno 2023

L’AGID pubblica le regole tecniche di approvvigionamento digitale in conformità al d.lgs. n. 36/2023

L’AGID pubblica le regole tecniche di approvvigionamento digitale in conformità al d.lgs. n. 36/2023

Uno dei principali obiettivi che si pone il codice dei contratti che entrerà in vigore tra meno di un mese, il d.lgs. 36/2023 è quello della digitalizzazione degli acquisti pubblici. la “Parte II” del codice, che ricomprende gli articoli dal 19 al 36, è infatti dedicata alla “digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti”, tra cui sono ovviamente richiamate, all’articolo 25, anche le “piattaforme di approvvigionamento digitale”, dette anche piattaforme di e-procurement. 

L’articolo 26 ha, in continuità con il 25, l’obiettivo di fissare le cosiddette “regole tecniche” di tali piattaforme di approvvigionamento, delegando AGID, ANAC e Presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per la trasformazione digitale, a definire i requisiti tecnici delle piattaforme di e-procurement, fissando inoltre, le modalità per ottenere anche la “certificazione” di tali piattaforme.

Facendo quindi seguito all’art. 26 del nuovo codice, con determinazione n. 137 /2023 (l’AGID ha rilasciato le linee guida Requisiti tecnici e modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale. 

Le regole tecniche, rilasciate il 1 giugno 2023 (LINK)

I destinatari delle regole tecniche sono:

  • I Titolari delle piattaforme di approvvigionamento digitale, di cui all’articolo 25 del Codice; 
  • i Gestori di tali piattaforme di approvvigionamento digitale; 
  • i Gestori di piattaforme, per la gestione delle garanzie fideiussorie, operanti con tecnologie basate su registri distribuiti di cui all’articolo 106, comma 3 del Codice.

tra i vari contenuti di interesse si segnalano gli standard e gli schemi dei dati a cui le Regole tecniche fanno riferimento, i quali sono di derivazione della normativa europea. Esplicita infatti il documento che, l’attività di standardizzazione in materia di eProcurement è svolta a livello europeo nell’ambito del Comitato di standardizzazione Europeo (CEN) per garantire la coerenza e la stretta aderenza alle direttive europee, introducendo o mantenendo livelli di regolazione corrispondenti a quelli minimi richiesti dalle direttive. Tra questi, in particolare sono di rilievo:

  • CEN/TC 440 “Electronic Public Procurement”; 
  • CEN/TC 434 “Electronic Invoicing”.

Il documento contiene inoltre una serie di requisiti funzionali a cui le piattaforme si dovranno adeguare per l’ottenimento della certificazione, relativi al ciclo di vita del processo di procurement, dalla programmazione del programma triennale, fino all’esecuzione del contratto, inclusi i SAL, i controlli amministrativi ed i pagamenti. Da ultimo si segnala l’obbligo della cosiddetta “Interoperabilità” delle piattaforme, in base ai requisiti fissati nel documento.

La certificazione delle piattaforme riguarderà tutti  i requisiti funzionali del ciclo di vita digitale dei contratti  e i requisiti di interoperabilità.

La certificazione delle piattaforme dovrà consentire alle stazioni appaltanti di adottare esclusivamente piattaforme di approvvigionamento digitale conformi, ciò “a supporto della conformità alle prescrizioni nazionali, alle disposizioni delle direttive dell’UE e all’attuazione delle migliori prassi.”

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