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10 Novembre 2022
Investimenti sostenibili
Quale modo per garantire la redditività a lungo termine?
Più le persone e le società saranno in grado di comprendere l’impatto ambientale dei prodotti che acquistano e in cui investono, più capitale confluirà negli acquisti e negli investimenti sostenibili.
Tale paradigma è certamente crescente nel tempo e come rileva la ricerca Schroders Global Investor Study 2022 per il 52% degli italiani intervistati la sostenibilità risulta essere non solo una scelta civilmente responsabile ma anche l’unica strada in grado di assicurare rendimento nel lungo periodo.
Sempre secondo tale ricerca di Schroders, gli investitori globali “esperti” sono più propensi a credere che investire in modo sostenibile sia fondamentale per ottenere rendimenti a lungo termine rispetto ai loro colleghi che si considerano meno informati.
Più di due terzi (68%) delle persone a livello globale che si considerano “esperte/avanzate” in materia di investimenti ritengono che gli investimenti sostenibili siano l’unico modo per garantire la redditività a lungo termine.
Analogamente, il 69% degli investitori “esperti” di tutto il mondo condivide l’idea che investire in modo sostenibile possa favorire un cambiamento positivo quando si tratta di sfide come il cambiamento climatico.
Per gli investitori di Hong Kong, l’impatto ambientale rimane la caratteristica più interessante dei fondi sostenibili (51%), seguita dall’allineamento con i loro principi sociali (38%).
Nello specifico, lo studio ha rilevato che l’impatto ambientale è il motivo principale per cui gli intervistati si avvicinano agli investimenti sostenibili. Tuttavia, gli investimenti con finalità sociali acquistano sempre più importanza nel corso degli anni (selezionati dal 43% degli intervistati quest’anno, dal 39% nel 2021 e dal 32% nel 2020).
In Italia, i soggetti che si definiscono investitori avanzati/esperti sono più propensi a ritenere che, in qualità di azionisti, dovrebbero avere la possibilità di influenzare le società ed affermano di essere interessati ai fondi sostenibili soprattutto per ragioni ambientali. Inoltre, dichiarano di voler favorire l’evoluzione della condotta aziendale, con particolare riferimento alle questioni sociali come il trattamento dei dipendenti.
Andy Howard, Global Head of Sustainable Investment di Schroders, commenta così i risultati generali dello studio: “il sondaggio condotto quest’anno rivela che le sfide ambientali sono tuttora tra le prime ragioni che portano a investire in modo sostenibile. Ma non dobbiamo dimenticare la componente “S” di ESG: capitale umano, istruzione e uguaglianza sono anch’essi in cima alle priorità degli investitori”.
Ed infatti, poco meno della metà degli intervistati (il 48%) dichiara che una maggior formazione sugli investimenti sostenibili sarebbe utile per aumentare l’allocazione agli investimenti sostenibili, insieme alla possibilità di scegliere investimenti allineati alle preferenze personali in materia di sostenibilità. La mancanza di una definizione chiara e univoca di investimento sostenibile è citata come una delle principali barriere dagli investitori di qualsiasi livello.
Il 45 % degli italiani indicano una maggiore formazione generale come il primo fattore che favorirebbe un aumento degli investimenti sostenibili.
Per il 44% la possibilità di scegliere investimenti allineati alle preferenze personali in materia di sostenibilità e per il restante 37% report regolari che dimostrano l’impatto degli investimenti su collettività e pianeta.
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