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17 Febbraio 2023

Imprese culturali e creative

Presentate quasi 3.000 domande al bando PNRR per la Transizione Digitale

Imprese culturali e creative

Lo scorso 1° febbraio si è chiuso il primo bando, lanciato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in data 20 ottobre 2022, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Progetto Next Generation EU per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, Enti del Terzo Settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tale Avviso rientra nella Missione 1 “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0”, Misura 3 “Industria Culturale e Creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity Building per gli operatori della cultura, per gestire la transizione digitale e verde” per cui sono stati stanziati complessivamente € 155 milioni. Di questo budget complessivo, € 115 milioni sono stati dedicati a questo primo Avviso (ossia, l’Azione A2).

A breve sarà pubblicato il secondo Avviso della medesima Misura, dedicato invece alla transizione verde e alla sostenibilità.

Nello dettaglio, gli interventi finanziati dal Bando appena concluso avevano diverse finalità, tra cui: la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi; la diffusione di prodotti culturali verso un nuovo pubblico e verso l’estero, favorendo così, da un lato, la riduzione del divario territoriale e il raggiungimento delle categorie “deboli”, e, dall’altro, lo sviluppo della competitività delle imprese italiane all’estero; la fruizione del patrimonio culturale attraverso strumenti innovativi, quali piattaforme digitali, hardware e software; la digitalizzazione del patrimonio con obiettivo di conservazione, diffusione, condivisione, cooperazione transfrontaliera e circolazione internazionale; l’incremento del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti “community-based”.

Potevano partecipare all’Avviso micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone – incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni profit e no profit – nonché gli Enti del Terzo Settore, operanti nei settori culturali e creativi (musica, audiovisivo e radio, moda, architettura e design, arti visive, spettacoli dal vivo e festival, patrimonio culturale materiale e immateriale, artigianato artistico, editoria, libre e letteratura, etc.).

Alla chiusura dell’Avviso sono state ben 2.986 le domande presentate, con grande riscontro da tutto il territorio nazionale.

Il Lazio, con 377 proposte si afferma la prima Regione, seguita da Lombardia (358), Campania (333), Toscana (245) ed Emilia – Romagna (244).

Ottima anche la performance complessiva delle Regioni del Mezzogiorno, che nel complesso hanno presentato proposte pari al 36,3% del totale.

Per quanto riguarda invece i settori d’attività maggiormente rappresentati, si ricordano: 901 domande per il patrimonio culturale materiale e immateriale; 574 per l’Area Interdisciplinare (ossia, relativa a soggetti operanti in più di un ambito); 408 per il settore audiovisivo e radio; 373 per spettacolo dal vivo e festival e 218 per la musica.

A tal proposito, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni ha commentato che questo importante risultato è la dimostrazione che tale investimento era da tempo atteso da un settore fortemente rappresentativo dei nostri territori come quello della cultura e della creatività. Settori in crescita, che – anche grazie a queste risorse – potranno godere di un nuovo slancio per affrontare sfide future.

 

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