• Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale: incentivi a fondo perduto alle imprese

    Blog

Home   |   Blog   |   Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale: incentivi a fondo perduto alle imprese


04 Aprile 2025

Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale: incentivi a fondo perduto alle imprese

Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale: incentivi a fondo perduto alle imprese

Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale è stato istituito per supportare le imprese italiane nell’adeguamento alle direttive europee in materia di contrasto ai cambiamenti climatici e riduzione dell’impatto ambientale. L’obiettivo è quindi quello di incentivare l’adozione di tecnologie e processi produttivi più sostenibile, contribuendo alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica dell’industria.

Il Fondo dispone di una dotazione finanziaria pari a 400 milioni di euro, stanziati nell’ambito della Misura M1C2 – Investimento 7 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira – tra le altre cose – a promuovere la trasformazione ecologica delle attività produttive nel nostro Paese.

Le modalità di funzionamento del Fondo sono state stabilite con il D.M. 21 ottobre 2022, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero della Transizione Ecologica. Il Decreto Direttoriale 23 dicembre 2024 ha invece definito i criteri operativi, i termini e le modalità con cui le imprese possono presentare le domande. In particolare, viene prevista l’attivazione di uno sportello dedicato operante tramite una procedura valutativa a graduatoria, che definirà l’ordine di accesso alle successive fasi istruttorie per la selezione delle domande ammissibili.

Le agevolazioni sono destinate a imprese di qualsiasi dimensione, attive su tutto il territorio nazionale, a condizione che operino nel settore manifatturiero (Sezione C della Classificazione ATECO 2007) e rispettino una serie di requisiti. Tra questi, le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese, non trovarsi in stato di difficoltà o soggette a procedure concorsuali, essere in regola con gli obblighi contributivi e non aver ricevuto Aiuti di Stato ritenuti incompatibili dalla Commissione Europea.

Inoltre, per garantire un’equa distribuzione dei fondi, il 40% delle risorse è destinato a progetti localizzati nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore, ossia a quelle ad alto consumo di energia, come individuato dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

I programmi di investimento dovranno interessare una sola unità produttiva e avere come obiettivo principale il miglioramento della sostenibilità ambientale dei processi aziendali. I progetti inoltre dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda, prevedere spese ammissibili comprese tra i 3 e i 20 milioni di euro e concludersi entro n. 36 mesi dalla concessione del contributo (con eventuale proroga di massimo n. 12 mesi).

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, ossia:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni, fino al 10% dell’investimento totale ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, fino al 20% dell’investimento;
  • impianti e attrezzature di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Il Fondo copre anche le spese di formazione del personale, incluse i costi di formatori e partecipanti, le spese di personale per i formatori e i costi di consulenza legati al progetto formativo.

Le imprese possono presentare domanda esclusivamente online tramite la Piattaforma informatica disponibile sul sito di Invitalia nella sezione dedicata. Il periodo di presentazione va dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025.

Le domande verranno valutate in base alla graduatoria e solo quelle risultate idonee saranno ammesse alle agevolazioni, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Ti è piaciuto questo articolo?