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10 Marzo 2023

È ammessa la modifica del RTI per la perdita dell’Attestazione SOA di un componente?

È ammessa la modifica del RTI per la perdita dell’Attestazione SOA di un componente?

Il Consiglio di Stato, sez. V, con Sentenza n. 434 del 12 gennaio 2023, si sofferma sull’ammissibilità di modificare la composizione del R.T.I. in caso di perdita dell’attestazione SOA da parte di una della mandanti quando il requisito è comunque soddisfatto dalle altre imprese raggruppate.

Nella procedura di gara aperta per l’affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione di una scuola superiore del Comune di Benevento, il R.T.I. originariamente aggiudicatario veniva escluso in quanto una delle mandanti aveva perso, nelle more della gara, il possesso del requisito di partecipazione relativo all’attestazione SOA.

Il provvedimento di esclusione veniva impugnato in primo grado dal R.T.I. motivando che il requisito dell’attestazione SOA risulta comunque posseduto da altre imprese del raggruppamento.

Il T.A.R. Campania, sez. I,  con Sentenza n. 2195/2022 rigettava il ricorso affermando che il principio di immodificabilità soggettiva, ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i. (“Codice”), prevede sì talune specifiche eccezioni – modificazioni “in riduzione” e mai “in addizione” – ma soltanto nelle seguenti ipotesi tassativamente previste ai commi 17 (per la mandataria) e 18 (per la mandante): liquidazione giudiziale, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, concordato preventivo o di liquidazione della mandataria oppure di uno dei mandanti ovvero, qualora si tratti di imprenditore individuale, in caso di morte, interdizione, inabilitazione o liquidazione giudiziale del medesimo ovvero in caso di perdita dei requisiti di cui all’articolo 80, ovvero nei casi previsti dalla normativa.

La perdita del requisito dell’attestazione SOA non rientra tra i casi menzionati e pertanto non idonea a giustificare l’applicazione della deroga al principio di immodificabilità soggettiva del R.T.I.

La sentenza di primo grado viene quindi appellata al Consiglio di Stato il quale rigetta le pretese della ricorrente, confermando la decisione del T.A.R. e le motivazioni sopra esposte.

Il Consiglio di Stato ritiene inoltre che i precedenti giurisprudenziali riportati dal R.T.I. appellante, a sostegno della modificabilità in diminuzione del proprio assetto di gara, non siano applicabili al caso di specie.

In particolare non trovano applicazione le seguenti pronunce:

  • Consiglio di Stato – Adunanza Plenaria – n. 2/2022, avente ad oggetto l’ammissione della modificazione del raggruppamento “in riduzione” nel caso di perdita dei requisiti di partecipazione di cui all’art. 80 del Codice anche in fase “di gara” e non solo in fase “di esecuzione”, superando la contraddizione normativa tra il comma 18 ed il comma 19-ter dell’art. 48 del Codice;
  • Consiglio di Stato – Adunanza Plenaria – n. 5/2021, avente ad oggetto l’ammissibilità della modificazione soggettiva del Consorzio stabile in caso di impresa consorziata  non designata ai fini dell’esecuzione dei lavori, in quanto tale situazione è ritenuta equiparabile all’impresa ausiliaria nell’avvalimento; in tal caso infatti la perdita da parte della stessa del requisito impone alla stazione appaltante di prescriverne la sostituzione;
  • Consiglio di Stato – Adunanza Plenaria – n. 9 e 10 del 2021, Corte di giustizia UE n. 461 del2022 e Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia (CGARS) n. 499 del 2022, tutte e tre aventi ad oggetto ipotesi di modificazione soggettiva del R.T.I. per ipotesi contemplate espressamente dai commi 17 e 18 dell’art. 48 del Codice.

Le sentenze sopra riportate, su cui il R.T.I. appallante ha argomentato le proprie ragioni, trattano casi di ammissione della modifica del concorrente “plurisoggettivo” per ragioni estranee all’ipotesi oggetto di giudizio.

In conclusione si può affermare, in linea con quanto previsto dal dato normativo e confermato dalla giurisprudenza costante, che la modifica soggettiva del R.T.I. è consentita solo nelle limitate e tassative ipotesi previste dai commi 17 e 18 dell’art. 48 del Codice, da interpretare in modo strettamente letterale in quanto eccezioni al principio generale di immodificabilità soggettiva del raggruppamento.

Pertanto, in caso di perdita dell’attestazione SOA da parte di un componente del R.T.I. risultato aggiudicatario, è da ritenere legittima la revoca di aggiudicazione disposta nei confronti dello stesso.

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