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15 Marzo 2024
DL PNRR Quater: il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto
Lo scorso 26 febbraio, il Consiglio dei Ministri – su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto – ha approvato il nuovo Decreto Legge “Quater”, relativo a disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come si evince dal Comunicato Stampa, il nuovo DL introduce importanti novità, in 48 articoli, che spaziano dalla governance del Piano alla sua semplificazione amministrativa, dallo sport alla giustizia, dalla digitalizzazione alle infrastrutture.
Di seguito se ne ripercorrono alcune tra le più significative.
Innanzitutto, in materia di governance, all’art. 2 vengono definite le responsabilità per centrare gli obiettivi del Piano.
In particolare, al comma 3, è stata introdotta la c.d. Clausola “Taglia-Fondi”, più volte annunciata dal Ministro Fitto: nel caso in cui la Commissione Europea chieda indietro parte dei fondi per il mancato rispetto delle scadenze PNRR, sarà l’Amministrazione Titolare dell’intervento ad attivare le corrispondenti azioni di recupero nei confronti dei Soggetti Attuatori, anche mediante compensazione con altre risorse ad essi dovute a valere su altre fonti di finanziamento nazionale.
Inoltre, sempre all’art. 2, si legge che ai Soggetti Attuatori è richiesto di aggiornare sul Sistema REGIS il calendario – procedurale e finanziario – di ciascun programma e intervento, alla data del 31 dicembre 2023, con indicazione dello stato di avanzamento.
La Struttura di Missione verificherà quindi eventuali disallineamenti e, in caso ne riscontrasse, chiederà chiarimenti entro al massimo n. 21 giorni.
Sono poi state inserite importanti novità in materia di sicurezza sul lavoro, con la definizione di normative più stringenti in merito al lavoro irregolare.
Su questo tema, vengono introdotte disposizioni di carattere preventivo-incentivante (ad es., introducendo premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi) sia di carattere repressivo (ad es., sanzioni maggiori contro il lavoro nero o minorile).
Viene inoltre introdotto il “Piano Transizione 5.0”, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il Piano, che prevede risorse pari a €6,3 miliardi che si aggiungono ai €6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, mira a sostenere gli investimenti nella c.d. doppia transizione dei processi produttivi (digitale ed energetica), attraverso un innovativo schema di crediti di imposta in compensazione.
In particolare, alle aziende verrà concesso un credito “automatico”, ossia senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alla dimensione dell’impresa, al suo settore di attività o alla sua localizzazione.
Saranno agevolati sia gli investimenti in beni materiali che immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici pari al 3%.
Infine, si prevedono misure in materia di digitalizzazione al fine di valorizzare e rafforzare l’interoperabilità tra le banche dati pubbliche attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), nonché di favorire la diffusione e l’utilizzo di servizi in rete.
A tale scopo, si è istituito il c.d. “Sistema IT-Wallet”, quale soluzione di portafoglio digitale, in cui conservare i propri documenti, dalla patente di guida alla tessera sanitaria.
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