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14 Febbraio 2025

Decreto PA 2025: alcune delle novità contenute nel D.L.

Decreto PA 2025: alcune delle novità contenute nel D.L.

Il Decreto PA 2025, al momento della redazione del presente articolo in fase di esame da parte del Consiglio dei Ministri, mira a introdurre una serie di misure che spaziano dal reclutamento del personale alla digitalizzazione dei servizi pubblici, passando per il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche.

Uno degli obiettivi cardine del Decreto è rendere la PA più attrattiva per i giovani talenti e per le misure professionali altamente qualificate. A tal fine, di seguito si riportano alcune delle iniziative previste:

  • Comuni, Province e Città Metropolitane avranno la possibilità di destinare fino al 10% delle loro capacità assunzionale al reclutamento di individui in possesso di diplomi di specializzazione in tecnologie applicate, rilasciati da ITS Accademy o altri Istituti superiori pertinenti ai profili tecnici richiesti. Questa misura è concepita per favorire l’ingresso di competenze innovative e per rispondere in modo più efficiente alle crescenti esigenze tecnologiche delle Amministrazioni;
  • Per i contratti a tempo determinato che raggiungono una durata di n. 36 mesi, laddove siano soddisfatti i requisiti per l’accesso al pubblico impiego, è prevista la trasformazione automatica in contratto a tempo indeterminato, entro i limiti della capacità assunzionale già impiegata. La disposizione mira a garantire sicurezza lavorativa e a valorizzare l’esperienza accumulata dai lavoratori all’interno delle Amministrazioni;
  • Il reclutamento sarà organizzato attraverso concorsi unici territoriali, gestiti dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il supporto della Commissione RIPAM. Questa misura ha lo scopo di garantire una selezione più efficace, trasparente e mirata alle esigenze delle Amministrazioni locali;
  • Le Amministrazioni dovranno riservare almeno il 5% dei posti a bando nel 2025 alle procedure di mobilità, percentuale che salirà progressivamente fino al 15% nel 2027. L’immissione in ruolo darà priorità ai dipendenti già in servizio presso altri Enti, purché appartenenti alla stessa area funzionale e in possesso dei requisiti richiesti.

Il Decreto introduce anche diverse misure per accelerare la transizione digitale della PA:

  • La società 3-I S.p.A., che riunisce le competenze informatiche di Istat, Inail e Inps, verrà rinominata Indata PA S.p.A. e avrà il compito di centralizzare e standardizzare la digitalizzazione dei servizi pubblici. L’obiettivo è migliorare l’interoperabilità delle banche e razionalizzare l’infrastruttura digitale delle PA;
  • Il Dipartimento della Funzione Pubblica utilizzerà il Portale InPA per accogliere e analizzare in tempo reale i fabbisogni di personale delle Amministrazioni, al fine di rendere i processi di reclutamento più efficienti, mirati e trasparenti.

Infine, il Decreto introduce un nuovo strumento di governance per rafforzare il mercato dei capitali e migliorare il coordinamento tra le istituzioni finanziarie:

  • Presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sarà creata una Cabina di Regia, con il compito di definire strategie e direttive per lo sviluppo del mercato finanziario italiano e di valorizzare le sinergie tra Ministeri, Banca d’Italia, Consob e altri Enti con l’obiettivo di creare un ambiente finanziario più stabile, competitivo e favorevole;
  • Il provvedimento punta anche a incentivare strumenti di finanziamento alternativi al credito bancario, facilitando l’accesso delle imprese ai capitali privati per sostenere l’innovazione e la crescita economica del Paese.

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