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10 Maggio 2024
Decreto legge agricoltura: tra sviluppo energetico e protezione dell’agricoltura
Il Consiglio dei Ministri italiano, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, nonché del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un Decreto-Legge agricoltura che introduce regole stringenti per l’installazione degli impianti fotovoltaici, ponendo l’accento sulla necessità di proteggere le aree agricole senza ostacolare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Questa normativa arriva in un momento cruciale, dove il bilanciamento tra sviluppo sostenibile e conservazione delle risorse naturali è diventato un tema centrale nella politica energetica nazionale e comunitaria.
Il fulcro del Decreto, sottoposto a numerose critiche, è la limitazione dell’installazione di pannelli fotovoltaici a terra nelle zone classificate come agricole.
Questa misura mira a prevenire la conversione di terreni fertili in aree industriali solari, salvaguardando così la capacità produttiva agricola del Paese. A tal proposito, il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato che l’introduzione di questo vincolo è essenziale per proteggere i terreni di pregio dall’essere sottratti all’agricoltura.
Nonostante le restrizioni generali, il Decreto protegge espressamente gli impianti di agri-voltaico, una tecnologia che integra la produzione di energia solare con le pratiche agricole tradizionali. Questi sistemi permettono non solo di generare energia pulita, ma anche di fornire un microclima favorevole per le colture sottostanti, rappresentando quindi un modello di sinergia tra agricoltura e tecnologia.
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Tale approccio si allinea con la visione di un’agricoltura moderna e sostenibile, che utilizza efficientemente le risorse disponibili.
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Il Decreto in esame assicura che le nuove regole non interferiscano con gli obiettivi di sviluppo del PNRR, confermando che i progetti fotovoltaici finanziati tramite il piano non saranno soggetti alle nuove restrizioni.
Questa disposizione evidenzia l’intento del governo di continuare a supportare l’energia solare come parte integrante della strategia energetica nazionale, promuovendo allo stesso tempo la sostenibilità ambientale.
Il dibattito interno al governo tra il Ministro dell’Agricoltura e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha evidenziato la complessità di armonizzare gli interessi agricoli con quelli energetici.
Il Ministro Pichetto ha rassicurato che, nonostante le nuove limitazioni, gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima di raggiungere circa 38 gigawatt di energia solare entro il 2030 sono confermati.
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Questo implica che il futuro del fotovoltaico in Italia si concentrerà maggiormente sugli impianti installati su tetti e in aree non agricole.
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Le associazioni ambientaliste e degli agricoltori hanno reagito in maniera diversa alla normativa.
Mentre alcuni accolgono favorevolmente le restrizioni come una misura necessaria per proteggere l’agricoltura italiana, altri esprimono preoccupazioni per potenziali ostacoli allo sviluppo delle rinnovabili nel paese.
Legambiente, ad esempio, ha criticato la norma come limitante e non completamente efficace nel risolvere il problema dell’eccessivo consumo di suolo.
In conclusione, il nuovo Decreto Legge Agricoltura rappresenta un tentativo di equilibrare l’essenziale sviluppo delle energie rinnovabili con la salvaguardia delle preziose risorse agricole italiane.
Questo equilibrio sarà cruciale per garantire uno sviluppo sostenibile a lungo termine, in cui energia pulita e produzione agricola possano coesistere in armonia, sostenendo l’ambiente e l’economia del paese.
Il successo di questa politica dipenderà dalla sua capacità di adattarsi e rispondere alle sfide emergenti, in un contesto globale in rapida evoluzione.
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