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12 Gennaio 2024
Dal 1 gennaio 2024 la “rivoluzione digitale” degli appalti pubblici
A decorrere dal 1 gennaio 2024 entrano in vigore le cosiddette disposizioni in materia di pubblicità e digitalizzazione, abrogando definitivamente le disposizioni transitorie del D. Lgs. 50/2016. In particolare, in termini di pubblicità legale, acquistano efficacia gli articoli del Codice n. 27 – Pubblicità Legale degli atti; n. 81 – Avvisi di preinformazione; n. 83 – Bandi e avvisi: contenuti e modalità di redazione; Art. 84 – Pubblicazione a livello europeo; Art. 85 – Pubblicazione a livello nazionale.
Sotto il profilo della digitalizzazione, entrano invece in vigore gli articoli dal n. 20 al n. 36, rientranti nella Parte II del Codice sulla Digitalizzazione dei Contratti pubblici.
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Cosa cambia nei fatti?
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In questi mesi le piattaforme pubbliche e private hanno lavorato per raggiungere la cosiddetta “interoperabilità” e l’applicazione del cosiddetto “once only principle” – ovvero della messa a disposizione del dato una sola volta.
Tale interoperabilità dovrebbe garantire definitivamente la creazione del cosiddetto “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale”. Le piattaforme devono, dal 1 gennaio, garantire
a) la redazione o l’acquisizione degli atti in formato nativo digitale;
b) la pubblicazione e la trasmissione dei dati e documenti alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCA);
c) l’accesso elettronico alla documentazione di gara;
d) la presentazione del documento di gara unico europeo in formato digitale e l’interoperabilità con il fascicolo virtuale dell’operatore economico;
e) la presentazione delle offerte;
f) l’apertura, la gestione e la conservazione del fascicolo di gara in modalità digitale;
g) il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti anche in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie.
In termini pratici, dal primo gennaio le Stazioni Appaltanti non dovranno più pubblicare su GURI, GUUE, e quotidiani, perché la semplice pubblicazione sulla propria piattaforma di e-procurement, interoperabile con la BDNCP, garantirà il rispetto della pubblicità legale prevista dal Codice e dalle direttive comunitarie in tema di appalti pubblici.
Quali altri obblighi spettano alle Stazioni Appaltanti?
Con Comunicato ANAC del 27 dicembre 2023, entro il 31 gennaio 2024 le Centrali di Committenza e le Stazioni Appaltanti già qualificate devono accedere all’applicativo AUSA (Anagrafica Unica Stazioni Appaltanti) e comunicare la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, di cui agli articoli 25 e 26 del Codice di proprietà o anche per il tramite di contratti di servizio con soggetti terzi.
In caso di mancato aggiornamento delle informazioni ANAC, a partire dal 1° febbraio 2024, farà quindi decadere la qualificazione ottenuta.
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