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21 Giugno 2024
Blue Economy: nuovi fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea
Con l’espressione “Blue Economy” si intende l’insieme delle attività economiche sostenibili relative al settore idrico.
Infatti, fiumi, laghi, mari ed oceani sono continuamente esposti alle emissioni di sostanze inquinanti e sono sempre più difficili da tutelare.
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L’obiettivo della Blue Economy è quello di ridurre l’inquinamento da parte delle imprese e sostituire le sostanze nocive con prodotti e servizi ecologici.
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A tal fine, la Blue Economy include – a titolo esemplificativo – le seguenti attività:
- Turismo costiero;
- Desalinizzazione;
- Trasporto marittimo;
- Energie rinnovabili;
- Risorse biologiche marine.
Nonostante le frenate del periodo pandemico e il susseguirsi dei blocchi commerciali causati dalle guerre, la Blue Economy è un settore altamente performante: ha registrato importanti risultati già a partire dall’anno 2021, con un fatturato pari a 624 miliardi di euro e 171 miliardi di Valore Aggiunto Lordo (VAL).
Negli ultimi anni i guadagni sono aumentati notevolmente, soprattutto grazie all’impiego dell’energia eolica.
In particolare, secondo i dati di Eurostat, dall’anno 2015 all’anno 2021 il VAL è incrementato nei vari ambiti con le seguenti percentuali:
- Del 326% con l’eolico off-shore;
- Del 54% per le costruzioni delle navi;
- Del 29% per quanto riguarda i trasporti marittimi;
- Del 27% per l’impiego delle risorse biologiche di natura marina;
- Dell’11% per le attività portuali.
A tal proposito, l’Unione Europea ha deciso di contribuire al processo di trasformazione ecologica, in linea con quanto prefissato nell’Agenda 2030, stanziando 3,5 miliardi di euro per consentire alle imprese di investire in progetti come la pesca sostenibile, la tutela di aree protette e degli oceani. (Commissione Europea, 2024)
Più nello specifico, di questo stanziamento sono stati messi a disposizione:
- 103 milioni di euro per i Programmi Europei “Copernicus” e “Wekeo” che si occupano di osservare i cambiamenti oceanici e per la ricerca volta a migliorare i modelli oceanici per le previsioni climatiche;
- 130 milioni di euro per i Piano di Ripresa e Resilienza nazionali di Italia e Portogallo per investimenti nella Blue Economy;
- 980 milioni di euro per i Piani di Ripresa e Resilienza nazionali di Grecia, Spagna, Italia, Cipro e Finlandia al fine di realizzare quattro investimenti e due riforme contro le emissioni marittime inquinanti.
La sfida europea è quella di realizzare entro la fine di quest’anno il maggior numero di interventi possibili, grazie a queste risorse finanziarie e di continuare a salvaguardare l’ambiente nel tempo.
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