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20 Maggio 2022

Appalti pubblici e aumento dei prezzi: le novità del decreto aiuti

Appalti pubblici e aumento dei prezzi: le novità del decreto aiuti

L’art. 26 del Decreto Legge 17 maggio 2022 n. 50 (c.d. Decreto Aiuti) interviene nuovamente sul meccanismo di revisione dei prezzi e di compensazione per gli appalti di lavori, in corso di esecuzione e ancora da affidare.

Tale intervento normativo si sovrappone a quanto già previsto dall’art. 25 del DL n. 17/2022.

In particolare, si prevede che, per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici, lo stato di avanzamento dei lavori (SAL), relativo alle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore lavori ovvero annotate nel libretto delle misure nell’anno 2022, venga adottato, anche in deroga alle specifiche clausole contrattuali, secondo le seguenti modalità:

  1. applicando i prezzari regionali aggiornati: le Regioni, entro il 31 luglio 2022, procedono ad un aggiornamento infrannuale dei prezzari in uso alla data di entrata in vigore del decreto (18 maggio 2022). In caso di inadempimento da parte delle Regioni, i prezzari sono aggiornati, entro i successivi quindici giorni, dalle competenti articolazioni territoriali del MIMS, sentite le Regioni interessate;
  2. nelle more di tale aggiornamento, incrementando fino al 20 % gli importi previsti dagli attuali prezzari regionali (aggiornati al 31 dicembre 2021).

I maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari regionali sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90 %, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta e nei limiti delle risorse disponibili. Resta quindi a carico dell’appaltatore il restante 10%.

Il meccanismo di compensazione si applica solo agli appalti pubblici di lavori, compresi quelli affidati a contraente generale, aggiudicati sulla base di offerte presentate entro il 31 dicembre 2021.

È previsto un meccanismo di compensazione specifico per l’ipotesi in cui alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti (18 maggio 2022) sia già stato adottato il SAL e il Rup abbia già emesso il certificato di pagamento relativamente a lavorazioni eseguite a partire dal 1° gennaio 2022.

In tal caso, le stazioni appaltanti dovranno emettere, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti (18 giugno 2022), un certificato di pagamento straordinario recante la determinazione del maggior importo dovuto all’appaltatore per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2022 al 18 maggio 2022.

Nel caso in cui all’esito dell’aggiornamento dei prezzari di cui alla precedente lett. a), risulti nell’anno 2022 una variazione rispetto a quelli approvati alla data del 31 dicembre 2021 inferiore o superiore al 20%, le stazioni appaltanti procedono al conguaglio degli importi riconosciuti in occasione del pagamento dei SAL relativi alle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori – ovvero annotate nel libretto delle misure – successivamente all’adozione del prezzario aggiornato.

Il Decreto Aiuti dispone, inoltre, misure acceleratorie per i pagamenti. In deroga alla disciplina ordinaria, infatti, si prevede che il certificato di pagamento venga emesso contestualmente all’adozione dello stato di avanzamento, o comunque non oltre cinque giorni. Il pagamento deve essere effettuato entro trenta giorni dall’adozione del SAL, a meno che non sia stato pattuito nel contratto un termine diverso, comunque non superiore a sessanta giorni.

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