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13 Giugno 2025

Appalti pubblici 2024: i dati ANAC mostrano in calo i lavori, mentre aumentano forniture e servizi

Appalti pubblici 2024: i dati ANAC mostrano in calo i lavori, mentre aumentano forniture e servizi

Il 2024 sembra segnare segna una riduzione importante nel panorama degli appalti pubblici italiani. Con 271,8 miliardi di euro movimentati attraverso 267.000 procedure di gara, il mercato degli acquisti della Pubblica Amministrazione mostra una flessione del 4,1% rispetto al 2023 e del 7,3% sul 2022.

La contrazione del 2024 ha radici precise: da un lato sembra impattare il minore ricorso alle risorse PNRR, dall’altro l’introduzione delle nuove norme sulla digitalizzazione dei contratti pubblici dal primo gennaio, che ha inevitabilmente rallentato le stazioni appaltanti nei primi mesi dell’anno 2023.

Il dato più significativo del 2024 è il ribaltamento delle priorità di spesa. I lavori pubblici, tradizionalmente il cuore pulsante degli appalti negli ultimi anni, hanno subito una drastica riduzione del 38,9%, attestandosi a 60,8 miliardi di euro. Un ritorno ai livelli pre-PNRR che segna la fine della stagione “drogata” dagli investimenti infrastrutturali.

Al contrario, forniture e servizi vedono un’espansione nei dati. Le forniture hanno toccato il valore di 116,1 miliardi (+18,9%), mentre i servizi hanno raggiunto quota 94,9 miliardi (+10,1%).

 

Tra gli appalti di maggiore rilevanza spicca Trenitalia con 6,8 miliardi destinati alla manutenzione della flotta ETR1000, confermando gli investimenti nel trasporto ferroviario ad alta velocità.

Seguono la Provincia Autonoma di Bolzano con 1,6 miliardi per il trasporto ferroviario locale, il termovalorizzatore di Acerra e il servizio idrico della Provincia di Imperia, entrambi sopra il miliardo di euro.

Particolare attenzione meritano le categorie in forte crescita. Le opere di difesa idraulica e bonifica hanno registrato un +24,8% nel numero di procedure e +14,8% nel valore, raggiungendo 1,25 miliardi di euro. Un segnale importante in un’epoca di cambiamenti climatici e necessità di adattamento del territorio.

Il settore farmaceutico si conferma un pilastro del mercato, con oltre 40 miliardi di euro (+37,2% rispetto al 2023). Ma è nei servizi sociali che si registra la crescita più significativa: +72,8%, mentre un record è da associare anche ai servizi di manutenzione e riparazione legati ai trasporti, con +367,7% (considerato il maggior incremento dell’anno.

Quanto alla geografia degli appalti, Lazio e Lombardia mantengono il primato per volumi di procedure e valore economico.

Il 2024 ha visto, tuttavia, crescere ulteriormente il ricorso agli affidamenti diretti, che rappresentano ormai il 54,3% del totale delle procedure (+9,3% rispetto al 2023). Un dato che, pur riguardando principalmente appalti di importo limitato (solo il 6,1% del valore totale), solleva interrogativi sulla trasparenza e concorrenza del mercato. Considerando anche gli affidamenti sopra i 5.000 euro, il 92% degli appalti viene assegnato senza gara pubblica.

Parallelamente, le procedure competitive mostrano segnali contrastanti: mentre le procedure ristrette crescono sia in valore (+35,1%) che in numero (+40,6%), quelle aperte calano del 15,1% nel valore e del 9,3% nella numerosità.

In conclusione, i dati del 2024 restituiscono l’immagine di una Pubblica Amministrazione in trasformazione. Meno orientata alle grandi infrastrutture, più attenta ai servizi e alle forniture. Una PA che investe in digitalizzazione, sostenibilità ambientale e servizi sociali, pur dovendo ancora trovare il giusto equilibrio tra efficienza procedurale e trasparenza degli affidamenti, in quella che potremmo definire l’epoca post PNRR.

Per approfondimenti si rimanda al link ANAC: Newsletter n. 11 del 20 maggio 2025 – www.anticorruzione.it

 

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