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22 Dicembre 2023
ANCE: preoccupazioni per i 3 miliardi in meno da destinare alla rigenerazione urbana nel PNRR
In occasione del primo festival sulla rigenerazione urbana “Città in scena”, che si è svolto dal 13 al 17 dicembre a Roma, la Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Federica Brancaccio, ha espresso le proprie preoccupazioni circa i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sottratti alle tematiche di interesse urbano.
Infatti, si conterebbero ben tre miliardi di euro in meno sul tema: in particolare, 1,3 miliardi sul capitolo dedicato alla rigenerazione urbana e altri 1,6 miliardi sui Piani Urbani Integrati (i c.d. “PUI”). Le risorse destinate nel PNRR passerebbero quindi da 9 a 6 miliardi circa.
Si ricorda che lo scorso 24 novembre, la Commissione Europea ha approvato la revisione del PNRR che il governo italiano aveva avviato in agosto con la presentazione di una proposta di riformulazione complessiva.
Quali sono le ragioni che hanno spinto il governo a tagliare dal PNRR circa 1/3 degli interventi inizialmente previsti?
Dalla relazione di accompagnamento alla proposta di revisione del PNRR, non emergono spiegazioni specifiche per ogni Misura, riconducendo in generale le problematiche ad “eventi e circostanze oggettive, quali l’aumento dei costi legati all’investimento, la scarsità di materie prime e le criticità legate alle catene di approvvigionamento, squilibri tra domanda e offerta o l’impreparazione del sistema produttivo. A questi profili si aggiungono difficoltà normative, amministrative o gestionali, derivanti da ritardi nella fase di avvio, delle caratteristiche dei progetti (già in essere e quindi non rispondenti alle condizionalità del Piano e/o eccessivamente parcellizzati) e da limiti di capacità amministrativa”.
Inoltre, analizzando i dati disponibili, non risulta molto chiara la motivazione del cospicuo definanziamento.
Infatti, sempre secondo i dati di ANCE, la contabilità del nuovo PNRR rivela l’esistenza di 503 cantieri aperti per circa 600 milioni di euro per i Piani di Rigenerazione Urbana, un quarto delle gare pubblicate. Se si escludono le gare bandite in tempi più recenti, circa il 40% degli interventi appaltati è già in fase realizzativa. Si contano inoltre 61 cantieri già aperti per i Piani Urbani Integrati, per il valore complessivo di 170 milioni di euro.
Anche alla luce di questi numeri, pertanto, l’ANCE chiede di “garantire rapidamente fondi alternativi per i progetti tagliati dal PNRR”, altrimenti “se non si chiariscono le coperture finanziarie e la relativa cassa si rischia il blocco delle procedure già avviate”.
Si tratta di un rischio avvertito anche dai Sindaci dei Comuni coinvolti, dal momento che si sono impegnati in prima persona per finalizzare e assegnare i progetti, in molti casi considerati strategici nel cambiare il volto delle città italiane.
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