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08 Settembre 2023
AGID: cresce la spesa ICT da parte delle Pubbliche Amministrazioni e migliora l’indice complessivo di digitalizzazione
Si tratta di due analisi periodiche realizzate nell’ambito del “Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione”, il documento guida per la pianificazione delle iniziative pubbliche lungo il percorso della trasformazione digitale, che viene appunto aggiornato grazie alle risultanze delle rilevazioni sulla spesa pubblica ICT (Information and Communication Technologies), al fine di cogliere ed integrare le attuali strategie di spesa ed orientarne la direzione futura.
Il primo Report, giunto alla sua quinta edizione, ha coinvolto 77 Amministrazioni centrali e locali, intercettando circa il 90% della spesa ICT della PA. L’analisi mostra, nel periodo 2022-2024, un trend crescente della spesa (+5,2%), motivato per la maggior parte – soprattutto nei valori previsionali – dall’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e, in misura ormai residuale, dalle azioni in risposta alla pandemia.
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Si evidenzia come la maggior parte dei progetti si è focalizzata sull’attuazione degli obiettivi del Piano Triennale e, in particolare, sull’evoluzione dei servizi al cittadino, in ottica digital e mobile first.
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Complessivamente emerge che le Istituzioni continuano ad avanzare lungo il percorso di trasformazione digitale. A riprova di ciò, rispetto alle scorse rilevazioni, si evidenzia un aumento della percentuale di Amministrazioni appartenenti ai gruppi Advanced (da 64% a 66%) e dei Digital Leader (dall’11% al 12%).
Particolarmente interessante è la componente Education, ossia la spesa per la digitalizzazione per supportare attività didattiche (es. sistemi di videoconferenza, strumenti per la gestione delle relazioni docenti-allievi-genitori, etc.), che ha segnato un aumento pari a ben +17,5% (pari a circa €470 milioni).
Altro punto degno di nota è la sezione che riporta i principali ambiti di investimenti che si ritiene sosterranno la crescita nei prossimi anni. Tra questi si ricordano: la cybersecurity, per contrastare l’aumento degli attacchi che, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno preso di mira Enti pubblici e aziende sanitarie; la migrazione verso il cloud, che riguarderà gli Enti pubblici che dovranno attuare la Strategia cloud Nazionale; le piattaforme dati, il cui sviluppo supporterà l’evoluzione verso un modello di Government Data Driven; l’evoluzione dei servizi online a cittadini e imprese e dei sistemi di autenticazione e dei pagamenti online.
Dal secondo Report, invece, emerge innanzitutto che il panorama ICT della sanità pubblica territoriale in Italia presenta situazioni molto variegate, in cu non mancano casi di eccellenza e vivacità progettuale, ma in generale ancora distante da una situazione ottimale, per cui saranno necessari nei prossimi anni ulteriori sforzi e investimenti al fine di garantire uno sviluppo tecnologico in linea con gli obiettivi.
L’analisi fa riferimento ad un campione composto da 168 Enti, tra Aziende Sanitarie Locali (ASL), Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST), Aziende Ospedaliere (AO), Policlinici, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e Agenzie di Tutela della Salute (ATS). La spesa rilevata risulta pari a €808 milioni, in crescita del 5,5%.
Anche in questo caso, si evidenzia una forte focalizzazione sui temi della cybersecurity, segno della crescente sensibilità e attenzione a questo argomento, con l’avvio di numerose iniziative. Altre tematiche chiave includono la telemedicina e la cartella clinica elettronica, sostenuti dall’esigenza di estenderne l’adozione all’intera struttura ospedaliera.
A commento dei due Report, il Sottosegretario con delega all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, ha dichiarato: “I crescenti investimenti ICT nella PA rappresentano il motore trainante dell’innovazione, dell’efficienza e della trasformazione digitale. Stiamo lavorando per promuovere un ambiente favorevole all’innovazione tecnologica, investendo nelle infrastrutture digitali per garantire una connettività rapida e affidabile su tutto il territorio nazionale. Se vogliamo migliorare i servizi offerti a cittadini e imprese, la PA deve essere all’avanguardia nell’adozione delle tecnologie digitali”.
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